Il ricco e ambito portfolio di brevetti 5G di Huawei ora risulta disponibile anche per il concorrente Oppo – OnePlus, grazie a un accordo di licenza incrociata siglato tra le due società: agguerrite concorrenti negli smartphone in Cina, ma più inclini a collaborare sul fronte tecnologico, senza dubbi per affrontare meglio i marchi USA e delle altre nazioni.
La mossa non arriva a sorpresa visto che fin dallo scorso anno Huawei ha annunciato i piani per aumentare gli introiti derivanti dalle sue proprietà intellettuali, anche per far fronte al brusco ridimensionamento del proprio business causato dal bando in USA.
Per un breve tempo Huawei è stato il costruttore di smartphone numero uno al mondo superando Apple e anche Samsung, ma poi è arrivata la guerra commerciale tra USA e Cina dell’era Trump. Il bando in USA vieta a Huawei di vendere terminali e apparecchiature di rete in USA, così come impedisce alla società cinese di accedere a chip, software e tecnologie statunitensi.
Purtroppo non sono stati annunciati i dettagli economici dell’accordo tra Huawei e Oppo, ma fin dal 2021 Huawei aveva indicato un costo di licenza «Ragionevole» di 2,50 dollari per terminale per poter accedere alle proprie tecnologie e brevetti, prevedendo di generare 1,2 – 1,3 miliardi di dollari in ricavi tra il 2019 e il 2021.
Si può così avere una idea più precisa delle somme in gioco tenendo presente che nel caso di Oppo, OnePlus e Vivo, tutti marchi di smartphone e società che fanno parte del colosso cinese BBK Electronics, hanno spedito 51 milioni di terminali nell’ultimo trimestre, così a 2,5 dollari di licenza ciascuno i conti (approssimativi) sono fatti.
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