Gli smartphone Huawei sono praticamente introvabili negli Stati Uniti, ma il bando USA ha effetti di ampia portata che mettono in discussione il futuro del colosso cinese e dei suoi prodotti anche negli altri paesi: ora sembra che Huawei abbia ridotto drasticamente la produzione di terminali negli stabilimenti Foxconn.
Nel momento in cui scriviamo i dirigenti delle due società non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali ma, trattandosi di informazioni riservate riguardanti ordinativi di produzione, difficilmente ci saranno annunci ufficiali al riguardo.
[Aggiornamento pomeriggio 3 Giugno] Ad una precisa richiesta su eventuali tagli alla produzione Huawei ha risposto confutando la notizia: “Our global production levels are normal, with no notable adjustments in either direction” – i nostri livelli di produzione sono normali senza evidenti variazioni in alcuna direzione.
Tutti i principali costruttori a contratto nel campo dell’elettronica di consumo sono organizzati per fronteggiare rapidi cambiamenti della domanda, per adeguarsi alle mutevoli condizioni e richieste di mercato, così non è dato sapere se la previsione di riduzione della produzione di smartphone Huawei avrebbe potuto essere solo temporanea.
Le indiscrezioni, riportate dal South China Morning Post, riferivano dello stop per diverse linee di produzione di terminali Huawei, una conseguenza della riduzione di ordinativi da parte della multinazionale cinese.
Nelle scorse ore Zhao Ming, presidente di Honor, marchio di proprietà Huawei, ha dichiarato che la società sta rivalutando i suoi obbiettivi prefissati per il 2020, più precisamente la meta dichiarata di superare Samsung e diventare il costruttore numero uno di smartphone al mondo entro il prossimo anno.
Huawei ha già superato Apple nel 2018 in termini di smartphone venduti e negli ultimi mesi si è sempre più avvicinata a Samsung, una crescita poderosa che se sostenuta avrebbe senza dubbio portato Huawei a superare i sudcoreani. Ora però tutto è messo in discussione dal blocco totale di Huawei negli USA.
Ricordiamo infatti che il bando USA impedisce a Huawei di ottenere da Google le licenze per le prossime versioni di Android e per i numerosi servizi e app di Google. Questo mette a rischio gli aggiornamenti del sistema operativo per i terminali esistenti e la possibilità di usare Android sui futuri terminali, da qui le incertezze dei consumatori nel mondo e lo stallo delle vendite.