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Il Mate 10 Pro è “il telefono più atteso dell’anno”, “il miglior telefono del 2018”, il suo produttore non dorme sugli allori “come Samsung, LG e Apple”; e ancora: “Il suo design è elegante”, e a differenza di altri “il dispositivo in più colori”. Queste lodi sperticate sono solo alcuni dei commenti pubblicati sul sito della catena Best Buy in USA ma non sono di utenti che hanno realmente avuto modo di provare lo smartphone di Huawei ma di persone che avrebbero voluto riceverne uno gratuitamente.
Negli USA Huawei ha organizzato un concorso per trovare nuovi beta tester del suo smartphone di punta, dispositivo che in questo momento è possibile pre-ordinare. Per essere selezionasti come tester, il produttore ha proposto agli 80.000 membri del suo gruppo Facebook di scrivere sul sito di Best Buy il motivo per il quale vorrebbero diventare tester di Mate 10 Pro.
Ovviamente non bisogna parlare male del dispositivo, ma l’obiettivo è esaltare i pregi del prodotto. I risultati non sono mancati: le pagine di Best Buy sono state inondate da centinaia di recensioni entusiastiche e valutazioni con cinque stelle.
Dopo la pubblicazione delle prime recensioni, Huawei ha cancellato il post iniziale su Facebook. Best Buy ha provveduto da poco a fare pulizia nei commenti ma molti di questi risultano ancora online e il terminale (che ancora deve arrivare sul mercato statunitense) è valutato con un punteggio medio di 4.8 su 5.
Huawei Mate 10 è stato presentato a ottobre 2017 ed è disponibile in Europa dalla fine dello scorso anno. Negli USA l’uscita è stata ostacolata da AT&T (partner di Huawei) che all’ultimo momento ha deciso di non distribuire lo smartphone. Secondo voci circolate di recente, su AT&T è stata fatta pressione dal governo statunitense: le autorità sospettano legami di Huawei con il governo cinese e le sue agenzie di intelligence.
Dopo AT&T anche Verizon avrebbe preso la stessa decisione. Pochi giorni addietro Richard Yu, CEO di Huawei ha dichiarato: “Tutti sanno che il mercato americano degli smartphone si basa per il 90% sul canale di vendita delle telco. Inutile dire che per noi questo rappresenta una grossa perdita, come lo è per i consumatori che non possono scegliere il meglio secondo le proprie esigenze”. Il divieto a Huawei fa seguito a quello che l’amministrazione Trump ha imposto alla fine dello scorso anno, vietando a tutti gli uffici pubblici l’uso degli antivirus di Kaspersky Lab, per timori di attività di spionaggio da parte della Russia.
[aggiornamento] Nelle ultime ore Huawei ha risposto così alle critiche mosse all’iniziativa: “La priorità di Huawei è sempre l’utente finale e incoraggiamo i nostri clienti a condividere le loro esperienze con i nostri dispositivi con la propria voce e attraverso discussioni autentiche. Pensiamo che ci sia stata un po’ di confusione su un recente post sui social media che cercava di reclutare nuovi beta tester. Mentre sono state pubblicate recensioni di beta tester con una conoscenza approfondita del prodotto non ci sono stati ricompense monetarie per esprimere le opinioni oneste sul prodotto. In ogni caso stiamo lavorando alla rimozione dei post dei beta tester in cui non è specificata la loro partecipazione al programma di recensioni.”