Presto il termine “cineseria” potrebbe iniziare a perdere la connotazione che ha sempre indicato scarsa qualità: secondo quanto riportato da Xinhua, un telefono cellulare di fabbricazione cinese, precisamente un Huawei P8 Lite, ha salvato la vita di un uomo d’affari sudafricano.
Siraaj Abrahams – questo il nome del beneficiato – è stato assalito da due rapinatori armati fuori dalla sua casa a Città del Capo alla fine di agosto, ed stato salvato dal suo smartphone Huawei P8 riposto nella tasca della giacca, che ha intercettato un proiettile sparato dai malviventi a circa due metri di distanza.
Huawei ha subito colto la palla al balzo per sottolineare la qualità dei suoi prodotti. Il P8 Lite di Huawei è un telefono da 5 pollici di schermo realizzato in plastica ma ciononostante è riuscito a fermare il proiettile, evento che potrebbe in qualche modo migliorare la reputazione dei prodotti cinesi, che non solo in Italia ma in buona parte del mondo sono sempre stati associati a scarsa qualità costruttiva.
In realtà negli ultimi anni i prodotti cinesi, anche senza essere necessariamente a prova di proiettile, hanno mostrato una sempre maggior qualità nella ricerca dei materiali e nella qualità dei prodotti realizzati, ed oggi non è sbagliato considerare alcuni marchi cinesi – fra cui rientra sicuramente anche la stessa Huawei – alla pari rispetto alla concorrenza americana, giapponese, sud coreana o europea.