Spionaggio. Questa la grave accusa rivolta dalle autorità americane all’indirizzo di Huawei e ZTE, due aziende cinesi che operano nel settore dei dispositivi per la connettività Internet.
Tecnicamente le aziende, in base ad alcune indagini preliminari tutte da confermare, avrebbero approfittato della larga diffusione dei loro apparati per creare delle backdoor nei sistemi di aziende americane e accedere a dati riservati. L’Intelligence Committee, arriva a consigliare di non utilizzare dispositivi con i marchi incriminati, “Trovate fornitori diversi se tenete a cuore la proprietà intellettuale, la privacy dei consumatori e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America”, ha dichiarato il presidente Mike Rogers nel corso del programma televisivo “60 Minutes” della CBS News
Huawei e ZTE respingono sdegnosamente le accuse e parlano di suggestioni ingiustificate; anche il Ministero degli Esteri cinese, Hong Lei, ritiene che si tratti di pregiudizi nei confronti delle società del paese, aziende che avrebbero sempre rispettato le regole di mercato e le leggi.
Huawei Technology è un’azienda leader in soluzioni d’information e communication technogy, la seconda al mondo nel campo delle apparecchiature TLC (router, switch, etc.); ZTE è la quinta. Cisco e Alcatel Lucent, produttori di dispositivi concorrenti, si stanno probabilmente nel frattempo fregando le mani.
[A cura di Mauro Notarianni]