HTC sta lavorando su un sistema operativo mobile per il mercato cinese, capace di offrire una maggior integrazione con i servizi del Paese, come per esempio Weibo, uno dei social network più frequentati del paese orientale. La notizie è stata riportata dal Wall Street Journal; al momento non è dato sapere se il sistema operativo sarà costruito da zero o, più probabilmente, sarà una versione personalizzata di Android, strada intrapresa da numerosi produttori Cinesi. HTC prevede di lanciare il nuovo software entro la fine dell’anno.
La voce riflette la crescente importanza della Cina per HTC e più in generale per l’intero settore del mercato in mobilità, che mese dopo mese vede il Paese affermarsi indiscutibilmente come il mercato più importante non solo per il presente ma soprattutto per il futuro. Sempre secondo quanto riportato dal WSJ, la quota di mercato cinese di HTC è cresciuta dal 2,6% del primo trimestre di quest’anno al 6% del secondo trimestre. Allo stesso modo, il primo produttore di PC al, Lenovo, vende ora più dispositivi mobili che computer, grazie proprio al massiccio incremento del mercato smartphone in Cina e la stessa Apple è pronta a gettarsi nella mischia del mercato a “basso costo” con iPhone 5C.
I profitti di HTC sono crollati negli ultimi due anni, e la società prevede la sua prima perdita fiscale nella sua storia e continua anche a cedere quote di mercato a Samsung, nonostante gli ottimi riscontri del suo ultimi HTC One, che Macitynet ha recensito qui. Investire in un nuovo sistema operativo servirebbe a differenziare i prodotti di HTC, ma con tanti altri aspiranti concorrenti di Android e iOS già presenti sul mercato, è improbabile che la società riesca ad imporsi in maniera significativa.
La strategia di puntare sui servizi locali, come succede in altri paesi come Sud Corea e Giappone può invece risultare vincente, vista la spesso poco flessibile personalizzazione di molti sistemi internazionali. In alcuni casi (come successo per esempio a Panasonic in Giappone) le aziende decidono volontariamente di limitare il loro spazio commerciale solo a specifiche nazioni, non riuscendo a competere altrove. Questo potrebbe essere il destino anche di HTC se non dovesse risollevarsi dalla sua crisi.