The Korean Herald riferisce che HTC nei suoi telefoni dovrà utilizzare display LCD al posto degli AMOLED a causa della scarsità di questi componenti presso il produttore Samsung. HTC non avrebbe altre scelte e dovrà usare l’LCD nel Desire, nel Droid Incredible e nel Nexus One, tre dei suoi più importanti modelli. La scarsità dei componenti (o problemi in fase di produzione, non è ben chiaro il reale motivo della carenza) ha già costretto il produttore coreano a posticipare di un mese il lancio del Nexux One coreano (previsto ora a luglio). Tutti i cellulari utilizzeranno un display Super TFT di alta qualità prodotto da Sony, attenuando le perdite in termini di qualità percepita.
Lo “switch” nell’uso di display LED sarà cruciale non solo per HTC ma anche per tutti i produttori Android. HTC ha patito in Europa e negli Stati Uniti un calo di vendite a causa della mancanza di prodotti. Verizon ha affermato che avrebbe potuto duplicare le vendite del Droid Incredible se i prodotti fossero stati effettivamente disponibili (a molti clienti è stata comunicata la necessità di attendere almeno un mese). In Corea il ritardo potrebbe annullare il vantaggio del prematuro annuncio del Nexus One rispetto all’iPhone 4: il carrier KT distribuisce anche l’iPhone e ora questo prodotto è commercializzato in contemporanea al Nexus One.
La decisione di HTC spiega anche probabilmente la scelta di Apple di non utilizzare il display AMOLED che secondo molti avrebbe dovuto adottare nell’iPhone 4 e usare il Display Retina. Benché anche questo componente presenti notevoli difficoltà di produzione, Apple si è affidata al più grande produttore di display chiedendo con largo anticipo la produzione di elevate quantità di componenti ed è improbabile che rimarrà sottoscorta.
Tra i vantaggi dei display AMOLED: una migliore fedeltà (immagini luminose e definite) nella riproduzione dei colori e richieste inferiori in termini di consumo energetico (dunque maggior durata della batteria); tra gli svantaggi: complessità nella costruzione e maggior costo.
[A cura di Mauro Notarianni]