HTC ha deciso di esternalizzare parte della sua produzione di smartphone, in particolare smartphone di fascia medio-bassa, in particolare tre nuovi modelli in arrivo e la serie di fascia bassa Desire. Tradizionalmente HTC si è sempre occupata di produrre i suoi smartphone internamente, senza demandare gli ordinativi e la produzione ad altre aziende esterne, come ad esempio scelgono di fare ormai da anni Apple e Nokia, per concentrarsi sul design. Ora questa nuova strategia appare necessaria per riuscire a contenere i costi e contribuire così a superare questo momento di crisi che vede l’azienda incapace di farsi spazio fra Apple e Samsung, nonostante la bontà dei suoi prodotti di punta, come l’ultimo HTC One M8, prodotto sicuramente non inferiore ad altri apparecchi dello stesso livello.
L’esternalizzazione sarà però solo parziale: HTC ha dichiarato al Wall Street Journal che manterrà in casa la produzione dei più avanzati dispositivi del suo catalogo, i più importanti ed innovativi, fra cui per esempio l’HTC One ed altri dispositivi su cui l’azienda desidererà puntare. I produttori scelti invece per gli altri dispositivi sono rispettivamente Wingtech e Compal, quest’ultima già produttrice di alcuni terminali di Nokia. Questa strategia aiuterà sicuramente l’azienda ad espandere il suo mercato sui dispositivi di fascia medio bassa, risparmiando anche alcuni costi di ricerca e sviluppo, da impegnare per altri scopi.