La questione degli iPhone rallentati per sopperire alle batterie difettose o degradate ha travolto Apple in questo finale del 2017 con diverse azioni legali avviate in USA e altri paesi, ma anche con indagini e inchieste degli enti di regolamentazione del mercato, oltre che delle organizzazioni di difesa dei consumatori in diverse nazioni, Italia inclusa.
Cupertino ha ammesso di rallentare intenzionalmente vecchi modelli di iPhone per evitare spegnimenti improvvisi e altri problemi in presenza di batterie difettose o che hanno perso parte della capacità di conservare la carica, ora The Verge si chiede se questa soluzione è stata impiegata silenziosamente solo da Apple o se invece è stata adottata anche da altri costruttori. La domanda è stata rivolta a Google, HTC, LG, Motorola, Samsung e Sony: i primi a rispondere sono stati HTC e Motorola, entrambi escludendo questa soluzione.
Un portavoce di HTC ha dichiarato che progettare telefoni che rallentano il processore man mano che la batteria invecchia «Non è qualcosa che facciamo». Risposta sostanzialmente identica a quella fornita da un portavoce di Motorola «Non limitiamo le prestazioni della CPU in base alle batterie più vecchie». Per quanto riguarda gli altri costruttori Samsung ha dichiarato che sta esaminando il problema, mentre Sony fornirà una risposta tra alcuni giorni a causa delle festività in corso.