Brutte notizie per i preordini di HTC 10, nuova ammiraglia dell’azienda di Taiwan, che parte malissimo in Cina, totalizzando solo 251 preordini da utenti cinesi in a 11 giorni dall’apertura delle prenotazioni online.
Secondo quanto riportato dalla testata Focus Taiwan la motivazione di questo disastro commerciale risiede nella decisione di HTC di lanciare sul mercato cinese una versione “low cost” del suo HTC 10. Il modello standard infatti è vendita a Taiwan al prezzo di 24,900 dollari taiwanesi, pari a circa 670 euro; in Cina invece HTC 10 ha un prezzo inferiore, 3,799 yuan, pari a circa di 511 euro.
La differenza di prezzo è giustificata da specifiche differenti: le versione cinese monta infatti un processore Qualcomm Snapdragon 652, meno potente rispetto al processore Qualcomm Snapdragon 820, top di gamma dell’azienda e presente sulla versione standard di HTC 10, non venduta in Cina.
Secondo le fonti di Focus Taiwan sarebbe stata proprio questa scelta a deludere gli utenti cinesi e a convincerli a snobbare il dispositivo, nonostante il prezzo fosse sensibilmente inferiore di quanto sarebbe stato con il processore di fascia superiore. A Taiwan invece i preordini – secondo HTC – sono andati a gonfie vele e al di sopra delle attese.
L’accaduto, se confermato, sfaterebbe il luogo comune secondo cui ai consumatori interessino in realtà poco le specifiche tecniche di un dispositivo: i potenziali acquirenti – almeno quelli cinesi – hanno mostrato di non gradire il downgrade, nonostante il prezzo inferiore. Una sberla non da poco per HTC, azienda già poco in salute che pare non poter più contare su uno dei principali mercato smartphone mondiali.