Amazon, Intel, RIM e Oracle. Queste le aziende che sarebbero interessate all’acquisto di webOS. A riferire della decisione, ormai assunta dopo un periodo di limbo sulle strategie da adottare, di vendere il sistema operativo che HP aveva acquisito nel contesto dell’operazione Palm, è Reuters.
L’agenzia di stampa non cita fonti precise e HP non conferma, limitandosi a dire di avere in esame «tutte le opzioni per ottimizzare le risorse costituite da webOS», ma nel corso dei giorni passati la società di Palo Alto avrebbe già messo in moto Bank of America per valutare le migliori opzioni e le migliori offerte. In precedenza la stessa mossa, trovare un consulente per vendere webOS, era stata assunta dall’ex CEO Leo Apoteker che si era rivolto a Parella Weinberg, un’altra banca d’investimenti.
L’attuale amministratore delegato Meg Whitman si trova però di fronte ad un problema aggiuntivo: webOS è pesantemente invecchiato visto da un anno non è stato fatto più alcun investimento su di esso. Le tecnologie di base restano valide, insomma, ma chi volesse acquistare gli assetti ceduti da HP dovrebbe mettere in conto un massiccio impiego di capitali per acquistare tecnologie o crearne di proprietarie così da stare al passo con la concorrenza costituita principalmente da iOS e da Android. Ma tra le ragioni per cui un’azienda potrebbe essere interessata a comprare webOS ci potrebbe essere anche semplicemente la difesa da attacchi di concorrenti sul piano dei brevetti. Palm era titolare di centinaia di “patent” che possono essere usati in maniera proficua per creare uno scudo di fronte a sistemi operativi diversi evitando che qualcuno si faccia avanti, reclamando la titolarità di alcune delle idee impiegate in essi.
La stessa HP inizialmente, ha rivelato una fonte all’agenzia di stampa, avrebbe visto l’acquisizione di Palm come una buona mossa proprio per il suo patrimonio di brevetti; i tablet non erano, invece, un elemento strategico nel contesto globale della grande azienda americana. Sarebbe poi stato Apoteker a modificare questa scelta, portando HP a combattere sullo stesso terreno ampiamente dominato da Apple ottenendo però, come noto, un ridotto successo che ha portato alla cancellazione della linea di prodotto a poche settimane dalla sua effettiva introduzione sul mercato.