HP, che delle stampe sul business della carta stampata ha creato buona parte della fortuna dell’enorme impero, ci riprova con la nuova Sproket, cercando un filone a metà strada tra la condivisione social e la stampa classica
Perché in effetti già dalla presentazione alla stampa di qualche settimana fa abbiamo capito che gran parte di quello sta dietro al progetto di HP Sprocket non è la tecnologia in sé, pur interessante e innovativa per molti versi, ma il senso di questo prodotto, forse il primo vero esempio (concreto) di condivisione delle foto in ottica social, ma appunto su carta (adesiva).
In effetti a giudicare la HP Sprocket serve poco: l’App è fatta abbastanza bene, con un look molto classico ma con le funzioni essenziali al posto giusto, permette di stampare da iPhone e da Android qualsiasi foto all’interno del rullino, oppure anche provenienti dai vari Instagram, Facebook o Flickr.
La parte interessante è l’immediatezza: certo il formato è un po’ piccolo e ovviamente stampare costa di più che condividere su un social (circa 50 centesimi a copia), ma la volontà di provare una strada nuova, che potrebbe anche avere successo è chiara e, onestamente, piace, perché vedere marchi che finalmente si discostano dalle due strade (web/carta) fa piacere, al di là che il processo possa o non possa avere il successo che promette.
HP Sprocket, la stampa poket.
Leggermente più corta di un iPhone, leggermente più larga e spessa il doppio, rivestita in plastica lucida nera o bianca, con un connettore Micro USB per la ricarica da una parte e un tasto di accensione/pairing dall’altro che fanno capolino al marchio HP ben visibile nella parte superiore: sostanzialmente HP Sprocket è una scatola abbastanza minimale, che fa la sua figura in bella vista sul tavolo di un pub tra amici come sopra l’asciugamano in spiaggia (o anche in ufficio, dove però forse ci sono stampanti migliori).
Una volta accesa la piccola stampante cerca il precedente dispositivo con cui ha fatto l’accoppiamento, e se non lo trova si mette in automatico in pairing: l’abbiamo catturata da un iPhone 6s via Bluetooth, scoprendo che serve una App apposita per la stampa, scaricabile gratuitamente.
Una volta avviata l’App, possiamo scattare una foto e mandarla subito in stampa, così come attingere da quelle del rullino, oppure da quelle dei social più famosi (Facebook, Instagram e Flickr, speriamo in futuro arrivi anche Twitter), così come applicare alcune regolazioni cromatiche e aggiungere elementi grafici come testi, cornici e adesivi.
Finita la personalizzazione, si stampa: il processo dura una manciata di secondi, nei quali HP Sprocket emette un lieve ronzio; una volta finita la carta adesiva è pronta all’uso, non serve farla raffreddare perché l’intero processo non usa inchiostro ma una sublimazione della carta (chi non ricorda l’iconica e inutile pratica di soffiare sulle vecchie Polaroid?).
La stampa, obbligatoriamente in formato 5 x 7,6 cm, risulta abbastanza insolita ma per questo intrigante, anche perché data la natura adesiva un formato così piccolo si lascia attaccare praticamente a tutto, dal quaderno alla borraccia, dal retro dello smartphone allo specchio in bagno.
La carta è fornita in confezioni da venti copie, che vanno dentro la HP Sprocket in pacchetti da dieci e che possono essere ordinati sia online presso il sito ufficiale, sia da dentro l’App come anche presso i rivenditori convenzionati (come Amazon.it).
La qualità della stampa è abbastanza buona, durante le nostre prove abbiamo notato una leggera sovrasaturazione e una morbidezza nei dettagli che fanno pensare a stampe commerciali e fotografiche adatte, appunto, ad uno scatto realizzato con un cellulare.
Anche se volendo, nulla vieta di realizzare un file Jpeg ad hoc con Illustrator o Photoshop, inviarlo al telefono e poi stamparlo (perché da Mac non c’è purtroppo modo) è ovvio che il sistema è tarato per gli scatti realizzati con una fotocamera media di uno smartphone.
Conclusioni
La recensione di questo prodotto passa attraverso le considerazioni tecniche e qualitative di chi scrive, ovviamente, ma anche dai pareri di colleghi, amici e conoscenti che hanno potuto provare loro stessi la HP Sprocket sia inviando degli scatti che semplicemente ricevendo una stampa.
Questo perché, appunto, l’attività social è tra le qualità implicite del progetto e sarebbe stato limitante sottoporre qui ai lettori il solo parere di chi scrive: in questa ottica il giudizio finale è figlio di pareri molto contrastanti.
Come molti oggetti nuovi, ad alcuni è piaciuta tantissimo, ad altri per nulla: alcuni (come chi scrive) la considera un regalo eccellente, una cosa sfiziosa da portarsi al mare, a scuola o al pub una sera mentre per altri è uno spreco di carta “(…) perché tanto c’è Facebook”.
Se dal punto di vista tecnico la stampante è obbiettivamente fatta molto bene e il prezzo abbastanza equilibrato considerata la lunga durata della batteria così come il costo delle stampe contenuto il valore assoluto della soluzione non può che essere soggettivo.
Diversamente da quanto siamo soliti fare, quindi, lasciamo ai lettori la sentenza definitiva, anche se sarebbe meglio provarla prima di giudicarla in modo assoluto: qualche cosa da aggiungere ci sarebbe, come la possibilità di funzionare come Battery Pack e anche la possibilità di stampare da Mac, oltre che da iPhone o Android, ma sono dettagli che, in fondo, non risultano fondamentali di fronte ad una soluzione che forse aprirà un ciclo per un settore ultimamente avaro di novità.
HP Sprocket è disponibile attraverso il sito ufficiale HP al prezzo di 149,00 Euro, ma i lettori la possono ordinare, come prodotto Prime, anche su Amazon.it, assieme ai pacchetti di carta.
[usrlist Design:4.0 Facilità-d’uso:4.0 Prestazioni:4.0 Qualità/Prezzo:3.5]
Pro:
- Prodotto e stampe di qualità
- Il costo delle singole stampe non è eccessivo (e su carta adesiva)
- il funzionamento è impeccabile
Contro:
- Non funziona da computer
- La dimensione della stampa può essere limitante
Prezzo: 149,99 Euro per la stampante, 9,99 Euro per i pacchetti di carta da 20 copie.