Entro il 2014 HP licenzierà complessivamente 34.000 persone: anche se la maggior parte di questa imponente riduzione di personale è già stata effettuata, il totale è stato purtroppo aumentato di altre 5.000 unità rispetto alle previsioni iniziali. Infatti il colosso ICT ha annunciato nelle scorse ore che le posizioni terminate saranno 5.000 in più rispetto alle 27mila-29mila annunciate circa un anno fa.
A fine ottobre del 2013 HP ha licenziato complessivamente 24.600 persone così altre 9.000 perderanno il lavoro entro il 31 ottobre del 2014. La crisi del colosso dell’informatica è risultata più drammatica con l’affermarsi di smartphone e tablet, preferiti da un numero sempre crescente di utenti rispetto ai PC tradizionali. Purtroppo HP nonostante l’acquisizione di Palm e webOS non è riuscita ancora ad affermarsi nel settore dei dispositivi mobile.
A queste tendenze generali del mercato si aggiunge una competizione crescente degli altri costruttori di computer, in particolare di Lenovo. Negli ultimi anni oltre agli avvicendamenti nel ruolo di Ceo, HP ha subito così numerosi licenziamenti e anche profondi cambiamenti a livello di management. Secondo il prospetto fiscale corrente quando il licenziamento di 34.000 persone sarà completato la società potrà risparmiare circa 4,1 miliardi di dollari ogni anno, una riduzione dei costi considerata ormai indispensabile per poter rendere più profittevole ed efficiente la società. Meg Whitman, attuale Ceo di HP, ha dichiarato che questa sarà l’ultima grande operazione di riduzione del personale.