HP denuncia sette fabbricanti di unità ottiche (masterizzatori DVD) affermando che questi si sarebbero accordati per stabilire prezzi comuni sul mercato. I prezzi sarebbero stati fissati dal 2004 al 2010 impedendo a HP di ottenere sconti migliori. La denuncia è stata presentata contro Toshiba, Samsung, Sony, Panasonic, NEC, TEAC e Quanta Storage. “Nel periodo incriminato” si legge nella contestazione, “gli imputati e i loro corresponsabili controllavano il mercato ODD” (optical disk drive, ndr), “gli imputati e i loro cospiratori appartengono e controllano un pool di brevetti, il 3C DVD Patent Group, che di fatto scoraggia l’ingresso nel mercato ODD, imponendo costi alti per le licenze su tecnologie fondamentali.
HP afferma di aver sovrappagato i drive per via di una cospirazione che ha permesso alle aziende in questione di fissare il prezzo, costringendo a pagare costi elevati ai leader del settore. Le società in questione sono accusate di pratiche anticoncorrenziali e di essersi scambiate informazioni confidenziali relative ai prezzi, scelte e strategie.
I produttori ODD avrebbero sfruttato fiere ed eventi come il Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas e l’Optical Storage Symposium per scambiarsi informazioni sulla concorrenza e intraprendere pratiche anticoncorrenziali a discapito di HP. Pertanto HP richiede risarcimenti per violazione dello Sherman Act, la più antica legge antitrust degli Stati Uniti nata per limitare e impedire monopoli e i cartelli (trust).