Hewlett-Packard ha intenzione di proporre un suo sistema operativo? È quanto spiega Technology Review dove si legge che la divisione ricerche della società sta lavorando su un computer denominato “The Machine”, primo di una serie di sistemi molto efficienti dal punto di vista energetico e sulla carta molto più potenti dei sistemi attuali. L’idea di HP è usare memorie di nuova generazione (“memristori”), cambiando radicalmente un approccio che fondamentalmente non è mai cambiato sin dagli anni ’40.
La società ha previsto un cluster di processori specializzati, in grado di ottimizzare le prestazioni molto meglio rispetto che a tanti core “general purpose”. Per vari collegamenti, anziché il rame si utilizzerà la fotonica (la luce) e non si useranno tradizionali dischi rigidi o unità SSD ma memristori, memorie in grado di conservare i dati in modo non volatile.
Un prototipo di The Machine dovrebbe essere pronto per il 2016 secondo Kirk Bresniker, chief architect che si occupa del progetto presso gli HP Labs, a capo di un team di tre quarti di uno staff 200 persone addette alle ricerche. L’idea è appoggiata da Meg Whitman, CEO di HP, alla ricerca di nuovi modi per differenziare la società.
La nuova macchina competerà nel settore dei server corporate o quelli di società di grandi dimensioni che offrono servizi internet come ad esempio Google e Facebook; a detta di Bresniker sarà ad ogni modo un giorno possibile rendere il sistema anche utilizzabile in dispositivi più piccoli.
Bresniker e il suo team sperano di completare il sistema operativo dedicato a The Machine denominato Linux++ per giugno del prossimo anno. Il software che emula il design dell’hardware e altri strumenti sarà rilasciato in anteprima in modo che gli sviluppatori possono cominciare a testare codice per il nuovo sistema. Linux++ è solo una transizione: il sistema operativo finale (quello che HP chiama “Carbon” e che sta sviluppando da zero) sarà disponibile successivamente.
Meg Whitman, a giugno di quest’anno a Las Vegas aveva parlato di una nuova architettura. HP aveva spiegato che questa avrebbe permesso la gestione d’insiemi di dati di grandi dimensioni, permettendo di “ottenerli, archiviarli, manipolarli con usando moltissima energia in meno per bit o per calcolo”. . Un server “The Machine” permetterà di gestire 160 petabyte di dati in 250 nanosecondi. L’hardware dovrebbe essere circa sei volte più potente di un server esistente, ma al tempo stesso richiedere energia 80 volte inferiore.