Potrebbe essere in arrivo un nuovo HomePod. E sarebbe anche ora, visto che il primo modello è anche al momento l’unico prodotto da Apple ed ha compiuto due anni da poche settimane. L’ipotesi nasce dal fatto che l’azienda di Cupertino lo starebbe proponendo in sconto ai propri dipendenti, presumibilmente per svuotare i magazzini e far posto ad un potenziale aggiornamento.
Attualmente HomePod costa 299 dollari ma lo sconto destinato ai dipendenti Apple è davvero allettante: si parla di 149,50 dollari, praticamente la metà del prezzo di listino. Non è la prima volta che Apple attiva un’offerta simile su uno dei suoi prodotti ma non è neanche una pratica così diffusa.
Il punto è che forse HomePod, sebbene sia stato ampiamente apprezzato per la sua qualità sonora – al lancio chi lo aveva provato sosteneva essere «Un balzo in avanti nell’audio, rilevamento voce Siri fenomenale», una qualità comunque confermata da alcuni test eseguiti con strumenti professionali – ha un prezzo probabilmente troppo alto per stimolarne l’acquisto specialmente se raffrontato con quello degli altri speaker Smart disponibili sul mercato (basti pensare che con Amazon spesso è possibile comprare un Echo Dot per soli 30 euro).
Tim Cook a suo tempo disse che HomePod è diverso da tutti gli altri e in effetti la tecnologia integrata consente di reimmaginare la diffusione audio da uno o più speaker della stessa serie, ma ciò probabilmente non è bastato per stimolarne l’adozione di massa.
C’è da dire che HomePod, al lancio, costava anche di più: Apple lo vendeva per 349 dollari ma fin dai primi mesi è stato possibile acquistarlo in offerta. A circa un anno dalla commercializzazione Apple decise di tagliarne il costo abbassandolo a 299 dollari, a dimostrazione che la corsa all’acquisto non c’è effettivamente mai stata (secondo gli analisti Apple dovrebbe aver venduto circa 5-10 milioni di HomePod dal lancio ad oggi).
Con questo speaker l’azienda comunque non è stata neanche troppo fortunata. A gennaio ad esempio ne aveva preannunciato la commercializzazione in India ma oggi, a più di tre mesi dall’annuncio, nella relativa pagina su Apple Store si legge ancora «Torna a controllare questa pagina per conoscerne la disponibilità», un rallentamento che probabilmente è stato causato dall’attuale stato di emergenza da coronavirus.
Oltre a questo, il software integrato si è evoluto lentamente, seppur costantemente, dalla presentazione del prodotto. Come da calendario, Siri è stato potenziato, così come nel corso del tempo sono stati introdotti la funzione Find My e il supporto alle telefonate. Con iOS 13 poi Apple ha aggiunto il trasferimento della musica e il supporto multiutente ma soprattutto ha iniziato a commercializzare lo speaker al di fuori degli Stati Uniti.
L’Italia ad oggi è ancora tra gli esclusi ma sappiamo che Apple è al lavoro su un nuovo HomePod e c’è la possibilità che questa sia la volta buona per il nostro paese. Soprattutto, c’è da sperare che Apple stia preparando un HomePod “mini” nel prezzo e nelle prestazioni perché, a ben guardare quanto avvenuto fino ad oggi, probabilmente ne ha davvero bisogno.