HomePod non è ancora disponibile in tutte le nazioni e a Hong Kong e nella Cina continentale arriverà il 18 gennaio. A riferirlo è stata Apple stessa con un comunicato stampa che è stato diramato domenica 13 gennaio.
“Siamo felici di fare avere l’HomePod ai nostri clienti nei mercati della Cina continentale e di Hong Kong” ha riferito Phil Schiller, Senior Vice President of Worldwide Marketing Apple. “Non vediamo loro che abbiamo modo di sperimentare come si sente magnificamente nelle loro case, e riteniamo e che piacerà moltissimo”.
Non è al momento dato sapere quanto costerà lo speaker smart in yuan o in dollari di Hong Kong; negli USA lo speaker musicale Apple per la casa è venduto 349$ ma in Cina e altre nazioni il prezzo cambia per vari fattori (imposte e tasse varie locali). Inizialmente disponibile in Australia, Regno Unito e Stati Uniti da dicembre 2017, in seguito (giugno 2018) HomePod è ufficialmente arrivato in Canada, Francia e Germania (nelle due nazioni europee è venduto 349 euro) e il 26 ottobre dello scorso anno in Spagna e Messico.
Apple spiega che HomePod è “facile e divertente” da usare, è in grado di riprodurre audio stereo di qualità “ineguagliabile” con le coppie stereo (grazie alla possibilità di abbinare due speaker), il sistema audio wireless multiroom che permette di usare AirPlay 2 per riprodurre musica in qualsiasi stanza da qualsiasi punto della casa, disattivarla in una stanza riprendendo la riproduzione in un’altra, o riprodurre lo stesso brano ovunque usando un dispositivo iOS, HomePod o Apple TV, oppure chiedendo a Siri.
Apple spiega nel comunicato i vantaggi di HomePod, che è progettato per funzionare con un abbonamento Apple Music e consentire l’accesso a milioni di brani, che è in grado di riconoscere i gusti e le preferenze personali degli utenti e li aiuta a scoprire nuova musica. Il woofer di grandi dimensioni progettato da Apple vanta bassi nitidi e profondi, e un insieme personalizzato di sette tweeter beamforming promettono “straordinari suoni ad alta frequenza” nonché controllo direzionale e tecnologie integrate per preservare la purezza e la varietà delle registrazioni originali.
HomePod è progettato per il controllo vocale grazie a sei microfoni che permettono agli utenti di interagire con il dispositivo anche dall’altra parte della stanza, anche con la musica ad alto volume. Basta dire “Ehi Siri, mi piace questa canzone” per trasformare l’accessorio e Apple Music in “esperti musicali”: imparano le preferenze dell’utente fra centinaia di generi e decine di migliaia di playlist, per poi condividere i gusti su tutti i dispositivi.
Siri può gestire ricerche avanzate nella libreria: basta chiedere “Ehi Siri, chi è il batterista di questo brano?” oppure creare una coda ‘Up Next’ condivisa con gli altri utenti in casa. Apple spiega che il dispositivo consente di scegliere tra vari mood e generi, inclusi Mandopop (variante di musica popolare cantata in cinese) e Cantopop (un genere musicale pop cinese nato negli anni settanta e sviluppatosi attorno alla città di Hong Kong come evoluzione della musica popolare cinese e dello shidaiqu).
In qualità di assistente personale, HomePod è in grado di inviare messaggi, ricevere aggiornamenti su notizie, sport e meteo oppure controllare gli accessori di domotica: è ad esempio possibile chiedere a Siri di accendere le luci, chiudere le tende o attivare una scena. E quando non si è a casa, HomePod diventa un hub per l’accesso da remoto e automazioni domotiche tramite l’app Casa su iPhone e iPad.
Per quanto riguarda il nostro Paese, le ultime indiscrezioni riferiscono di persone che in Italia stanno testando versioni di Homepod collegate direttamente a un router (Airport) specificatamente “modificato per non andare su rete pubblica e non essere intercettato”. A ottobre una nostra fonte ha riferito di test che sarebbero durati “almeno tre mesi”; se la nostra “gola profonda” ha ragione, tra pochi mesi HomePod dovrebbe arrivare ufficialmente anche in Italia.