Come è ormai noto a tutti gli osservatori del settore, l’attuale società finlandese che vende telefoni con marchio Nokia non si chiama Nokia, ma HMD Global, una startup fondata due anni fa per ottenere in licenza il marchio Nokia per i suoi telefoni. Lo scorso 21 maggio l’azienda ha annunciato di aver raggiunto la valutazione di oltre 1 miliardo di dollari, dopo aver raccolto gli ultimi 100 milioni dai suoi investitori.
HMD afferma che i fondi verranno utilizzati per potenziare l’attività relativa ai nuovi modelli di smartphone e per migliorare i propri canali di distribuzione e vendita. Attualmente HMD vende quattro smartphone e tre feature phone.
Gli smartphone sono basati sul sistema operativo Android e competono sul mercato offrendo un prezzo basso con hardware di qualità. I feature phone si basano sui classici design Nokia (come il 3310 e l’8810) e offrono una lunga durata della batteria e prezzi bassi. HMD ha annunciato a febbraio di aver spedito 70 milioni di dispositivi nel 2017 e ha venduto telefoni in oltre 80 paesi.
HMD ha anche pubblicato per la prima volta informazioni finanziarie, affermando di aver registrato entrate per 1,8 miliardi di euro nel 2017, con perdite operative di 65 milioni di euro. Quando HMD Global è stata fondata, si è impegnata a spendere 500 milioni di dollari in tre anni per la commercializzazione dei suoi telefoni. I nuovi finanziamenti saranno utili per raggiungere questo obiettivo.
La società è seguita da dirigenti Nokia di lunga data, ma ha già cambiato leader nella sua ancora breve vita. L’amministratore delegato fondatore, Arto Nummela, ha lasciato l’azienda a luglio per “mutuo accordo” ed è stato sostituito dal presidente della società Florian Seiche.
Lo scorso febbraio, un ex dirigente di livello C dell’azienda – che ha rifiutato di essere nominato – ha detto che i dati di vendita della società a suo tempo suggerivano che l’azienda stava ancora lottando per trovare un ruolo nel mercato degli smartphone. “La spedizione di 70 milioni di unità non significa nulla”, ha detto a margine della fiera del Mobile World Congress del 2018 a Barcellona.
Lo stesso dirigente non ha chiarito quante di queste unità fossero smartphone, piuttosto che feature phone. Qualsiasi produttore di cellulari dovrebbe spedire “50 milioni di smartphone, altrimenti non si guadagna nulla”, ha detto l’ex dirigente di HMD Global.
L’azienda è dunque lontana da poter festeggiare il successo in un mercato che in passato è stato spesso spietato, determinando la caduta di giganti storici (Nokia stessa) ma anche di nuove realtà, come Essential, startup valutata anch’essa recentemente un miliardo di dollari ma già in difficoltà.