Con il rilascio di iOS 11 in autunno le app a 32 bit non funzioneranno più su iPhone e iPad, ed ora Apple avvisa anche gli sviluppatori che scrivono software per Mac. La fine delle app a 32 bit arriverà anche sui computer della Mela ma con tempistiche diverse, più avanti nel tempo.
L’avviso di Apple agli sviluppatori del mondo Mac è stato pubblicato il 28 giugno nel sito web dedicato ai programmatori. Già alla WWDC 2017 di giugno Cupertino aveva dichiarato che tutte le nuove app sottoposte per la pubblicazione su Mac App Store a partire da gennaio 2018 dovranno supportare la tecnologia a 64 bit. Invece gli aggiornamenti delle app esistenti dovranno farlo entro giugno del 2018.
La novità invece riguarda le tempistiche della transizione dalle app a 32 bit a quelle solo 64 bit, infatti Cupertino precisa che macOS High Sierra sarà l’ultima versione del sistema operativo Mac a supportare le app a 32 bit «senza compromessi». Questo significa sostanzialmente una sola cosa: la versione successiva di macOS del 2018 potrà ancora eseguire le app a 32 bit ma solo al prezzo di riduzione delle prestazioni o riduzione delle funzionalità.
Apple sta pianificando una migrazione dalle app a 32 bit a quelle solo 64 bit più lunga per Mac rispetto a quella iOS, per ovvie ragioni di vita utile più lunga e di parco macchine datato più esteso rispetto all’universo iPhone e iPad. L’ultimo consiglio di Apple agli sviluppatori riguarda la distribuzione dei software fuori da Mac App Store: in questo caso Cupertino consiglia caldamente di distribuire file binari a 64 bit per avere la certezza che gli utenti potranno utilizzarlo anche con le prossime versioni di macOS.