Scopriamo il mattoncino
La confezione è costituita da un semplice blister che contiene hi-Brick vero e proprio ed un cartoncino con semplici immagini che rappresentano le basiche istruzioni d’uso: in effetti l’unica cosa da conoscere è l’ubicazione dei pulsanti del volume.
hi-Brick ha l’aspetto di un mattoncino lego a cui è stato aggiunto un connettore dock e i ridottissimi comandi sono semplicemente celati nei cilindretti d’incastro frontali tra le feritoie a croce che nascondono i piccoli altoparlanti. Gli altri lati sono completamente lisci e non permettono purtroppo l’aggancio ad altri mattoncini. Sul lato opposto a quello degli speaker si trova uno sportellino incollato che cela l’elettronica del minuscolo accessorio.
Per metterlo in funzione è sufficiente infilare l’iPod sull’hi-Brick (che funziona anche da piccolo piedistallo con i modelli più leggeri) e mettere in riproduzione la musica regolando il livello con i due tastini frontali.
In funzione
Ovviamente la potenza di un tale aggeggio non fa gridare al miracolo: la quantità di corrente fornita dall’iPod che di fatto alimenta i due speakerini non è tale da permettere livelli sonori elevati ma sinceramente non abbiamo mai visto un accessorio così pratico per dare voce anche gli iPod più afoni.
Tra questi annoveriamo anche la prima serie di iPod touch che al contrario dei modelli presentati nel settembre di quest’anno non dispongono di un altoparlante interno.
Abbiamo così eseguito un test a confronto tra un iPhone (2G) ed un iPod touch dotato di hi-Brick per veriicare il livello massimo ottenibile con la seconda soluzione.
I risultati potete verificarli direttamente nel video YouTube che trovate qui sotto.
Come potete constatare la voce aggiunta dall’hi-Brick supera più o meno del doppio quella dell’iPhone e permette quindi una comoda utilizzazione a livello personale.
Il campo stereo ovviamente non è eccezionale ma i due speakerini si fanno in qualche modo sentire.
Per azionare i tasti che sono invero un po’ duretti è necessario controbilanciare la spinta delle dita sul piccolo sistema audio.
A chi può servire
Oltre all’aspetto puramente di gadget dato dalla sua varietà di colori e dalla particolare foggia l’hi-Brick si rivela uno strumento molto comodo per chi vuole riascoltare senza l’ausilio di cuffie, prese di corrente, batterie una registrazione, un podcast, un archivio musicale in un piccolissimo ambiente o a livello personale o con una persona che vi sta vicino.
Nonostante il posizionamento non proprio ideale per il campo stereofonico (l’aggancio del dock farà finire la doppia sorgente sonora prima o poi su un solo lato, quando è orizzontale) è un ottimo ausilio per i giochi, effetti e musica sul primo iPod touch e sui vari modelli di iPod con dock.
Sconsigliamo di utilizzarlo come piedistallo con gli iPod più pesanti pena il ribaltamento per il baricentro troppo alto. Per gli iPod nano è un ottimo “posizionatore verticale” da utilizzare ovunque.
Quanto sta acceso?
Non avendo alimentazione propria l’hi’brick succhia corrente dall’iPod che lo ospita e quindi influenza la relativa durata della batteria: nei nostri test con hi-Brick sempre collegato ed acceso la durata veniva ridotta di circa il 35%, una “menomazione” accettabile per chi vuole giocare o ascoltare musica non impegnativa senza l’ausilio delle cuffie.
Pro: non necessita di batterie, peso piuma e dimensioni ridottissime
Contro: riduce la durata di riproduzione dell’iPod che lo ospita.
Conclusioni: se il livello sonoro che l’hi-brick può raggiungere è sufficiente per voi si tratta del più giocoso e versatile micro-sistema di amplificazione per iPod. Un oggetto curioso da regalare anche a chi ha già tutti i gadget per il lettore digitale di Apple. Ha un prezzo un poco elevato rispetto alla potenza man non esorbitante.
Prezzo al pubblico:19.99 Euro
Distribuzione: Hi-Fun
SPECIFICHE TECNICHE:
Dimensioni : 90 mm x 20 mm x 14 mm
Peso : 12 g
Potenza cassa: 1 W