HDRFactory è un’applicazione (disponibile sia come programma autonomo, sia come plug-in per Photoshop) che crea foto HDR (High Dynamic Range Imaging – immagine con elevata gamma dinamica), mediante la combinazione di più immagini dello stesso soggetto scattate con valori d’esposizione differenti. Il risultato che si ottiene, sovrapponendo i vari scatti, è un’immagine contrastata ed espressiva. L’occhio umano discerne molte più sfumature di colore e di luminosità, rispetto a quello che può registrare qualsiasi fotocamera moderna. La tecnologia HDR si sforza di colmare il divario tra la realtà come noi la vediamo e il suo riflesso fotografico.
L’applicazione in questione permette anche d’imitare l’effetto HDR su una singola immagine, consentendo la realizzazione di una foto pseudo HDR: utile se non si hanno una serie di fotogrammi con esposizioni diversificate. Il programma può essere utilizzato anche per la correzione di fotografie per regolare la saturazione del colore, la luminosità e far risaltare i dettagli delle aree luminose e/o scure.
Nella release 3.5 è stato aggiunto nella versione standalone il nuovo strumento “taglierina” con il quale è possibile ritagliare aree indesiderate dell’immagine HDR e ridurre la sua dimensione. Il tool aiuta a migliorare l’inquadratura e la composizione, a raddrizzare una foto storta, a realizzare forme differenti, come ottenere un quadrato da un rettangolo, oppure trasformare una foto verticale in un’orizzontale o viceversa. È stato inserito il supporto per i file da fotocamere Canon (CR2): Canon EOS 6D, Canon EOS 600D, Canon EOS 1100D, Canon PowerShot S100. L’ultima release corregge inoltre alcuni bug.
I prezzi dell’applicazione partono da 53,00 euro. Il software è acquistabile sul sito del produttore. Dallo stesso sito è possibile scaricare una versione dimostrativa, funzionante dieci giorni e con la quale è possibile rendersi conto delle potenzialità dell’applicazione. Gli utenti registrati possono scaricare e usare gratuitamente il programma aggiornato alla versione 3.5.
[A cura di Mauro Notarianni]