C’è fermento nel mondo dei dischi flash dove arrivano componenti con più capienza, con maggiore velocità e con più affidabilità .Le buone notizie, come spesso accade in questo settore, arrivano dalla Corea dove hanno sede i principali protagonisti nel campo delle memorie allo stato solido.
In testa si trova Samsung, leader mondiale quando si tratta di flash. La casa che fornisce i drive del MacBook Air ha annunciato un nuovo disco del 50% più veloce di quelli attualmente in commercio.
I drive della società Coreana, compatibili con l’interfaccia SATA II, sono caratterizzati dalla stessa capacità di quelli precedenti (64 GB), ma toccano i 100 Mbps in lettura e gli 80 Mbps in scrittura che significa, appunto, il 60% in più di un disco SATA I, e fino a cinque volte superiore ad un disco tradizionale basato su piatti magnetici. Questo significa che i nuovi dischi basati su flash, una volta introdotti sul mercato, porteranno benefici concreti anche in termini di prestazioni “velocistiche” e non solo in fatto di silenziosità e riduzione dei consumi rispetto ai drive tradizionali come succede oggi anche con i migliori dischi SSD.
Purtroppo i nuovi dischi non sono utilizzabili nei MacBook Air. Il computer “supersottile” di Apple usa infatti una interfaccia Pata (Parallel Ata) e non Sata II
Notizie migliori arrivano, invece, sotto il profilo dell’utenza Apple dalla più piccola ma aggressiva Mtron i cui dischi fissi basati su memoria flash hanno una velocità addirittura di sei volte superiore a quella dei HDD tradizionali, con velocità in lettura di 120 Mbps e in scrittura di 100 Mbps. La capacità di questi dischi è di ben 128 GB, il doppio di quella dei migliori dischi SDD commerciali.
Con un taglio di 1,8 pollici e un’interfaccia PATA i dischi Mtron rappresentano l’ideale per i nuovi portatili di Apple e probabilmente saranno messi a disposizione dei clienti Mac anche se è discutibile che il loro debutto possa avvenire da aprile, momento ufficiale del debutto. In quel momento è infatti probabile che il loro costo possa eccedere i 1200 euro, più o meno quando un MacBook di fascia alta.