Il nero veste bene, è elegante, distingue. Ne sa qualcosa Apple che ha affidato a black e a Jet black il lancio di iPhone 7. Il nero, insomma, è il colore del momento. Black is the new black, per parafrasare il modo di dire americano. E in Svezia se ne devono essere accorti, tanto che prim’ancora che venga commercializzata la nuova X1D, la nuova mirrorless medio formato di Hasselblad, un “cannone” da 50 megapixel con sensore un terzo più grande del full frame in formato 6×4,5, annuncia il modello 4116 Collection per festeggiare i 75 anni della casa madre fondata da Victor Hasselblad a Göteborg, Svezia.
La nuova macchina sta per arrivare nelle mani degli appassionati di alto livello e dei fotografi professionisti – le due categorie che il CEO dell’azienda ha individuato come le principali – dopo il lancio dello scorso giugno. Piccolo game changer del mercato, anche se adesso è arrivato l’annuncio della medio formato di casa Fuji e i rumori di mercato parlano di un medio formato anche di Nikon in preparazione, probabilmente tutti con lo stesso sensore Sony.
Torniamo alla macchina presentata dal nuovo CEO di Hasselblad, Perry Oosting, ex numero uno di Vertu e prim’ancora in Bulgari. La nuova X1D tutta nera con nome in codice 4116 edition è un packaging diverso per lo stesso apparecchio con ergonomia e maneggevolezza notevolissime per una macchina medio formato, che pesa 725 grammi, ha Wi-Fi e GPS integrato ed è tropicalizzata. Verrà commercializzata in una versione limitata con obiettivo XCD 45mm (equivalente a un 24mm nel piccolo formato) e cinturino in pelle, con scatola commemorativa.
Assieme alla edizione limitata il Ceo di Hasselblad a Photokina ha presentato anche la V1D 4116 Concept, uno studio che forse prenderà corpo negli anni a venire di una nuova medio formato da 75 megapixel con linee assolutamente nostalgiche del “vecchio” sistema modulare 500 (o “V”, come venne ribattezzato negli anni Ottanta) che ha fatto la fortuna di Hasselblad a partire dagli anni Cinquanta.
La nuova V1D, se mai vedrà la luce, sarà figlia di un concept cubico, ispirato alla serie V, con corpo ricavato da un unico blocco di alluminio, punti di ancoraggio per accessori e funzioni su tutti i lati: display di grande formato possibili sopra o dietro, manopola, controlli e impugnatura sui due lati, mirino inseribile sopra o dietro. Pulsante di scatto nella parte frontale (per una impugnatura opzionale sullo stile delle vecchie “500”) e invertibilità dei comandi destra-sinistra se il fotografo è mancino.
Le proporzioni di questo rendering che per adesso esiste solo nell’hard disk di qualche computer a Göteborg sono tali da fornire un bilanciamento perfetto tra vecchio e nuovo, classico e moderno.
La X1D, che chi scrive ha potuto provare brevemente al momento del suo lancio a giugno a Milano con una impressione fortemente positiva, ha adesso tre obiettivi autofocus serie XDC con otturatore centrale integrato e lunghezze focali da 30mm, 45mm e 90mm. Inoltre sono compatibili con un adattatore tutti e dodici gli obiettivi del sistema H. L’otturatore va da 60 minuti a 1/2000 (sempre sincronizzabile con il flash a tutte le velocità), ha due slot SD, ISO da 100 a 25,600, connessione Usb 3 Type-C, mini HDMI, Audio in-out, video HD, software Phocus 3.1 per acquisizione e gestione facilitata delle immagini RAW che sono comunque compatibili anche con Lightroom e Photoshop.
Prezzo di listino per Hasselblad X1D 4116 Edition tutto nera è di 10.900 euro IVA esclusa, con corpo, obiettivo XCD 45mm, cinturino in pelle, garanzia estesa di un altro anno oltre i primi due previsti per legge.