Nel pieno del successo di memorie Flash e SSD qualcuno aveva dato per morti gli hard disk tradizionali ma la verità è tutta diversa: i dischi fissi sono qui per restare con capacità sempre più spinte grazie a nuove tecnologie, tra cui laser e microonde. Come abbiamo riferito qui, Seagate punta a realizzare dischi rigidi sempre più capienti con unità da 30TB previste per il 2023, da 40TB nel 2024-2025, 50TB per il 2026 e 100TB nel 2030, unità tutte nel classico formato da 3,5″.
Il produttore di dischi rigidi sfrutta la tecnologia HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording) per memorizzare gruppi di bit in aree sempre più piccole; una simile tecnologia di Western Digital è la MAMR (Microwave-assisted magnetic recording), registrazione magnetica assistita da microonde. In pratica Seagate pensa che la strada da percorrere sia quella di riscaldare i piatti magnetici usando il laser (HAMR), mentre Western Digital ritiene che è possibile ottenere una maggiore densità di registrazione con la tecnologia MAMR e le microonde.
Le tecniche in questione consistono nell’usare un generatore di microonde, un oscillatore denominato spin-torque o un laser per cambiare la coercività dei piatti e testine più piccole. Anche Toshiba non sta a guardare e ha recentemente presentato una gamma di HDD con registrazione magnetica assistita da energia; questi dischi, sfruttano un design con 9 piatti all’interno di chassis riempiti con elio e incorporano la tecnologia Flux Control – Microwave Assisted Magnetic Recording (FC-MAMR); la densità della registrazione magnetica convenzionale (CMR) è stata portata a 2TB per piatto, raggiungendo così una capacità totale di 18TB.
Qualunque sia la tecnologia che avrà maggiore successo, i dischi rigidi non sono certamente morti e tutti i produttori lavorano su un obiettivo comune: aumentare la densità dei dati contenendo, allo stesso tempo, i costi. Ci sono ambiti nei quali i tradizionali dischi rigidi sono e saranno sempre importanti e avranno per molti anni ragione di esistere: gli ambienti nei quali dove più che la velocità, conta la capacità: data center, sistemi di archiviazione per uffici piccoli e grandi, ambiti industriali, cloud computing, NAS… non sempre è utile e ha senso memorizzare dati su unità SSD. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Seagate, Toshiba e Western Digital sono disponibili ai rispettivi collegamenti.
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