Prende il via pggi, venerdì 16 maggio e proseguirà per tutto il week-end il primo hackathon alla Camera dei Deputati. Una vera e propria maratona informatica, il cui nome è Code4Italy@Montecitorio. Si tratta di un evento rivolto ad esperti dell’hi-tech (programmatori, ma anche grafici e progettisti di web) interessati ad utilizzare gli open data del Parlamento italiano, relativi proprio all’attività istituzionale. Ad inaugurare i lavori sarà la presidente Laura Boldrini, alle 14.30. Poi testa bassa su computer e tastiere con il Palazzo aperto ininterrottamente – anche nelle ore notturne – sino a domenica.
Dopo la prima giornata di formazione, nella quale saranno mostrati ai partecipanti i dati aperti della Camera, sarà data l’occasione a chi ha intenzione di presentare un proprio progetto per la realizzazione di applicazioni di tenere un proprio pitch (proposta). I partecipanti avranno a disposizione cinque minuti per illustrare come i servizi da loro realizzati andrebbero a integrarsi con il lavoro dei parlamentari e dello staff, ma anche e soprattutto come le loro idee per la realizzazione di applicazioni per computer o smartphone potrebbero aiutare le istituzioni a migliorare il loro rapporto con la società civile e aumentare la trasparenza.
I prodotti consegnati, consistenti in applicazioni basate sul riuso degli open data della Camera, verranno successivamente valutati da una Commissione giudicatrice appositamente costituita dal Comitato per la Comunicazione, che determinerà una graduatoria pubblicata sul sito Internet della Camera con premiazione dei primi classificati. Tra i premi in palio ci saranno anche smartphone Nokia, Kindle Fire HDX 7, e-reader Kindle Paperwhite, modem wifi 4G LTE + offerta Internet Pack inclusa per 1 anno.
Gli iscritti sono circa 200. L’iniziativa si pone sulla falsariga di “Code for America” e sarà organizzata con lo slogan “Code 4 Italy”. Al contrario delle formule storiche di manifestazioni di questo genere l’hackthon si svolgerà in forma competitiva e collaborativa.
Sarà consentito ai partecipanti sia di collaborare e organizzare le attività in gruppi di lavoro, sia terminare e rifinire gli sviluppi nei giorni successivi (massimo una settimana), consegnando le soluzioni entro tale termine.
L’ hackathon alla Camera dei Deputati è senza dubbio il più grande evento in Italia legato agli open data, anche se ormai da anni nel nostro Paese esiste una legislazione sull’apertura e la libertà di utilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni. Ma cosa si intende, esattamente quando si parla di open data? Si tratta di tutte quelle informazioni (ovviamente non sensibili per la privacy e che non violino segreti d’ufficio o di Stato) che in qualche modo possono essere di pubblica utilità se comunicati nel modo giusto. Non solo, ma possono anche essere utilizzati da soggetti privati. Un esempio? Molti Comuni hanno reso disponibili i propri stradari che sono stati impiegati in applicazioni di diverso tipo che utilizzano la geolocalizzazione; altri esempi riguardano tutte le informazioni su musei e sul sistema culturale (orari, offerta, localizzazione), oppure le informazioni sulle previsioni meteo, sui bollettini delle valanghe o sulle informazioni utili ai naviganti. Basti pensare che sul sito dedicato agli open data del governo ci sono già quasi 200 applicazioni nate grazie all’accesso a queste informazioni. E diverse Regioni stanno seguendo l’esempio, con in testa il Piemonte. Sarà interessante vedere cosa uscirà questa volta da questo hackathon alla Camera.
