Hack è il nome di un nuovo linguaggio di programmazione per il runtime noto come HHVM (HipHop Virtual Machine) in grado di offire interoperabilità con PHP. L’azienda di Zuckerberg lo presenta come in grado di superare alcune limitazioni di PHP, lo usa internamente da qualche anno e lo ha reso open source.
Gli autori principali del nuovo liinguaggio di programmazione sono Bryan O’Sullivan, Julien Verlaguet e Alok Menghrajani, tutti e tre noti e apprezzati programmatori. L’idea è nata dalla necessità di creare qualcosa di più efficiente rispetto a PHP, in grado di velocizzare i processi di verifica e correzione dei bug.
Il PHP sfrutta la tipizzazione dinamica, in altre parola l’assegnazione di tipi alle variabili, passando il controllo al run-time anziché al compilatore, un meccanismo che, in alcuni casi, può portare ad errori. La tipizzazione dinamica ha ad ogni modo anche molti vantaggi permettendo ad esempio di definire variabili che possono cambiare dinamicamente in seguito a manipolazioni esterne.
Stando agli autori, Hack è l’uovo di colombo, un linguaggio (sostanzialmente una sorta di nuova variante di PHP) che permette una migliore gestione del codice, permettendo di scrivere sia codice dinamico, sia statico, e passare senza difficoltà all’approccio desiderato in qualsiasi momento, senza biosgno di riscrittura.
È presto per dire se Hack sarà un giorno in grado di sostituire PHP: l’hypertext preprocessor è diffusissimo e sfrutttato in milioni di pagine dinamiche. Facebook invita ad ogni modo a provare gli strumenti di sviluppo e conversione (a questo indirizzo le istruzioni per l’installazione su OS X).