Con i nuovi chip M3 e M3 Max che Apple propone nei nuovi MacBook Pro e peculiarità e disponibilità dei Mac Studio, ha ancora senso offrire un Mac Pro?
A settembre Mark Gurman, redattore di Bloomberg che vanta agganci con i piani alti di Cupertino – parlando dei chip M3 riteneva che un Mac Pro con M3 Ultra non sarebbe mai arrivato; a suo dire un M3 Ultra per Mac Studio e per un ipotetico futuro Mac Pro avrebbe senso con CPU 32 core e GPU 64 core per il modello base e CPU 32 core e GPU 80 core per il modello top di gamma.
Ha ancora senso un Mac Pro, con la potenza offerta dai MacBook Pro e dai Mac Studio? L’attuale Mac Pro non offre il supporto per GPU esterne (non c’è, almeno finora, un modo per sfruttare GPU discrete in accoppiata alla GPU di M2 Ultra) per via di peculiarità della memoria unificata degli Apple Silicon (con CPU e GPU che accedono a questa come un singolo pool. Ma questa una limitazione relativa e vediamo di seguito perché.
Il chip M2 Ultra consente di avere fino a 192GB di memoria unificata, un singolo pool di memoria a banda larga e bassa latenza che permette alle app di condividere i dati fra CPU, GPU e Neural Engine con la massima efficienza.
La GPU integrata nell’M2 Ultra offre una potenza pari alle schede Afternburner che erano offerte con i Mac Pro con CPU Intel Xeon del 2019: non a una scheda ma a sette schede Afterburner combinate insieme: il chip in questione è in grado di riprodurre simultaneamente senza problemi 22 flussi video 8K ProRes 422.
Altro vantaggio del chip M2 Ultra è che questo SoC integra un “motore” dedicato alla gestione dei media, che permette di accelerare le operazioni di codifica e decodifica.
A cosa serve allora un Mac Pro? Per un numero ristretto di utenti è ancora utile disporre degli slot di espansione PCI. Sui Mac Pro con M2 Ultra sono disponibili sei slot PCI Express: due slot x16 e quattro slot X8; a questi è possibile collegare schede di vario tipo, incluse schede che richiedono potenza ausiliare (300W quelli disponibili, con due connettori a 6 pin che forniscono 75W ciascuno e un connettore a 8 pin che fornisce 150W).
Tra le possibili espansioni di terze parti per i Mac Pro ci sono ad esempio le unità Accelsior 8M2 di OWC, che permettono di avere fino a 8 SSD NVME M.2 su una scheda con performance che arrivano fino a 26.000MB/s, con configurazioni che partono da 4TB (8 SSD NVMe M.2 da 480GN), fino a 64 TB (8 unità NVMe M.2 da 8TB) con costi decisamente inferiori a quelli proposti da Apple e anche configurazioni non offerte da quest’ultima.
I sette slot di espansione forniscono una larghezza di banda elevata, utile per schede di archiviazione, di rete e I/O audio e video. Gli utenti che hanno bisogno di funzionalità così estreme non sono sicuramente molti; i Mac Pro sono workstation non adatte a tutti ma per chi ha bisogno del massimo della flessibilità, probabilmente hanno dunque ancora senso.