Nel 2018 Apple ha rivelato che l’involucro dei MacBook è realizzato in una lega di alluminio progettata a Cupertino che consente per la prima volta l’uso di alluminio riciclato al 100%, garantendo la stessa resistenza, durata e splendida finitura dell’alluminio comune a tutti i prodotti del marchio.
Da brevetti scovati presso il Patent & Trademark Office statunitense si apprende che l’alluminio usato per il guscio dei MacBook deriva da lattine di birre e bibite varie e che Apple ha ideato anche un rivestimento e una finitura specifica.
Apple riferisce che è molto difficile creare questi gusci da materiali riciclati ma usando determinati procedimenti è possibile integrare e amalgamare in substrati leghe diverse.
Ricordiamo che Apple si è posta entro il 2030 l’obiettivo di raggiungere “l’impatto zero” per l’intera carbon footprint dell’azienda, inclusi il ciclo di vita di tutti i prodotti e la catena di fornitura della produzione. Ciò significa che ogni dispositivo Apple venduto sarà interamente a “impatto zero”: approvvigionamento dei materiali, fabbricazione dei componenti, assemblaggio, trasporto, utilizzo da parte dei clienti, ricarica, riciclo e recupero dei materiali.
Il piano di azione di Apple prevede l’aumento di materiale riciclati e a basse emissioni di gas serra. Il Material Recovery Lab di Austin, in Texas, si occupa di tecnologie innovative per il riciclo delle apparecchiature elettroniche. Lo scorso anno ha stretto una collaborazione con la Carnegie Mellon University per promuovere lo sviluppo di soluzioni ingegneristiche sempre più all’avanguardia.
Cupertino sta sostenendo lo sviluppo del primo processo diretto di fusione dell’alluminio senza emissioni di carbonio, attraverso investimenti mirati e la collaborazione con due dei suoi fornitori di alluminio. Il primo approvvigionamento di questo alluminio a basse emissioni di gas serra è sfruttato nella catena di produzione dei MacBook Pro 16″.