Che piaccia o no, i selfie hanno ormai invaso la quotidianità ed è quasi impossibile aprire le pagine di un social network, come Facebook o Instagram, senza imbattersi in un autoscatto. Il fenomeno non si può debellare, ma si può imparare a conviverci e addirittura domarlo. Il primo passo è proprio quello di riuscire a scattarsi un buon selfie. Ovviamente, essere fotogenici aiuta davvero tanto, ma per tutti coloro che non dispongono della fisicità adatta, è comunque possibile scattare un selfie perfetto, seguendo piccoli consigli e qualche trucco. Ecco una guida per evitare selfie disastrosi.
Lo sfondo
E’ vero, l’autoscatto ha come protagonista il soggetto che preme il grilletto. Prima ancora che focalizzarvi su voi stessi, però, è bene anche dare uno sguardo a cosa c’è dietro. E’ preferibile evitare luoghi angusti e pieni di immondizia, o peggio ancora di calzini bucati gettati sul letto o in terra. Uno sfondo molto curato, invece, è il primo passo per scattare un buon selfie. Per i neofiti è consigliabile anche evitare oggetti in movimento alle spalle, perché il rischio è quello di un risultato pessimo, con oggetti sfocati sullo sfondo di cui non si riesce a comprendere i connotati.
La Posa
Il tipo che fotografa i suoi splendidi addominali nello specchio del bagno è già visto e rivisto. Stesso dicasi per la finta modella che trattiene il fiato prima di effettuare lo scatto, al fine di ingannare il pubblico e mostrare forme perfette, che in realtà di sciolgono come neve al sole l’istante dopo aver premuto il grilletto. Insomma, soprattutto nel caso in cui non si abbia il physique du rôle, è meglio evitare pose innaturali e completamente false: rischierebbero soltanto di sfociare nel ridicolo. Ed allora è preferibile essere naturali e sobri. Questo non vuol dire, però, evitare smorfie simpatiche o comunque pose divertenti.
Filtri e fotoritocco
Essere naturali nella posa non vuol dire non poter utilizzare qualche piccolo trucchetto. Sia chiaro, non è consigliabile utilizzare talmente tanto di quel photoshop da rendervi irriconoscibili, come succede alle star di hollywood in copertina. Qualche filtro o piccolo fotoritocco potrebbe far risaltare maggiormente lo sfondo. Il fotoritocco non deve essere troppo evidente e invadente: è sufficiente, ad esempio, esaltare il proprio colore naturale degli occhi, eliminare qualche piccolissima imperfezione del viso (magari accentuato proprio dallo scatto). I filtri, invece, possono fornire eleganza, come ad esempio in un bianco e nero. Infine, anche la funzione Tilt Shift, presente ad esempio su Instagram, è un ottimo alleato per far risaltare il protagonista della foto e magari coprire qualche piccola imperfezione o elemento di disturbo presente nello sfondo.
Illuminazione
La corretta illuminazione fa la differenza tra un buon selfie e un disastro. La soluzione ideale è sempre la luce naturale, anche se si deve evitare di ritrovarsi con il sole in faccia. Questo causerebbe certamente un’espressione del viso troppo rigida, con gli occhi che tenderebbero a chiudersi per il troppo bagliore. Meglio allora che la luce solare si trovi alle spalle, anche se non direttamente puntata verso l’obiettivo: in questo modo sarà il viso a risaltare. Da evitare, assolutamente il flash. Questo potrebbe causare due problemi di fondo: sovraesporre completamente le foto o riflettersi nello specchio. Nessuna di queste due caratteristiche deve assolutamente comparire all’interno del selfie.
Utilizzare il pulsante volume o supporti esterni
Tentare di scattare un selfie con il pulsante virtuale a schermo darà come risultato, nella migliore delle ipotesi, uno scatto tremolante. Nella peggiore, invece, lo scatto non ci sarà proprio, perché lo smartphone sarà in terrà con il vetro rotto in mille pezzi. Ed allora, impugnare saldamente uno smartphone con il pollice all’altezza del tasto volume potrebbe essere il modo più corretto per scattare. In molti terminali, iPhone, compreso, è proprio con il tasto del volume che è possibile scattare una foto, senza dover necessariamente premere pulsanti virtuali a schermo. Ancor più utili risultano kit esterni appositamente creati per i selfie. Bastano 10 euro per assicurarsi una staffa estensibile impermeabile con telecomando bluetooth per avviare lo scatto.
Condivisione
Anche un’ottima foto sarebbe certamente rovinata da un hashtag incomprensibile o ridicolo. E’ #preferibileevitaretestitroppolunghichesifaticherebbealeggere. Insomma, gli hashtag sono davvero importanti per fare visualizzazioni, ma devono essere utilizzati sempre nel modo corretto e senza esagerare. Meglio sceglierne di semplici, contenenti parole chiavi comuni e, soprattutto, in linea con la foto. Trovare un hashtag #bikini all’interno di un autoscatto in pigiama servirebbe soltanto a perdere followers e ad allontanare, anche in futuro, eventuali potenziali spettatori. Sopratutto, è consigliabile non scrivere #iPhone6, quando lo specchio mostra in realtà un clone da pochi euro.