Argo AI, una società specializzata in tecnologie per guida autonoma con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania, si è fatta notare da alcuni anni e vanta investitori quali Volkswagen e Ford che a loro volta lavorano su veicoli a guida autonoma: Argo ha fatto sapere di avere creato un sensore LiDAR (fondamentale per il telerilevamento di oggetti e superfici) che vanta una portata di di 400 metri, a loro dire il più ampio in questo settore.
Oltre ai sensori radar, video e a ultrasuoni, tutti i big che hanno creato/stanno creando veicoli automatizzati utilizzano anche sensori LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) per il telerilevamento di oggetti e superfici. I vari principi dei sensori si completano a vicenda con i sistemi e combinano dati per assicurare un riconoscimento affidabile dell’ambiente circostante. I software presenti nei veicoli autonomi utilizzano i dati letti da questi sensori per stabilire le strategie di guida.
Secondo il produttore Argo Self-Driving System (SDS) è in grado di individuare con maggiore precisione oggetti tipicamente difficili da vedere e da grandi distanze. È a quanto pare in grado di individuare oggetti lontani e con bassa riflettività (meno dell’1% della luce), anche di notte e scansionare l’ambiente con tecnologie di imaging fotorealistiche. Il produttore riferisce ancora che l’SDS è in grado di tenere conto di improvvisi cambi nel livello di luce (quando ad esempio un veicolo entra o esce da una galleria) e individuare piccoli elementi in movimento, come ad esempio animali.
Con l’SDS la tecnologia nel veicolo è “consapevole” dell’ambiente circostante in qualunque momento della giornata, gestendo in modo sicuro il veicolo sulle strade di città, così come nelle periferie e sulle autostrade. Bryan Salesky, CEO di Argo, afferma che il sistema «Porta a un livello del tutto nuovo la tecnologia per la guida autonoma»; evidenziando possibilità d’uso nell’ambito del delivery e dei servizi di ride-hail, tipo Uber e Lyft.
Al centro del sensore LiDAR di Argo AI c’è la modalità di rilevamento “Geiger”, a detta del produttore in grado di individuare singoli fotoni della luce; questa è stata associata a letture della lunghezza d’onda oltre i 1400 nanometri. Il sistema sfrutta un singolo sensore, con ovvi vantaggi in termini di costi e produzione. Il sito TechCrunch riferisce che Argo AI ha testato il sensore con alcune berline di Ford Fusion Hybrid e SUV ibridi Ford Escape; prima della fine dell’anno il test verrà effettuato su una intera flotta di test composta da circa 150 Escape Hybrids, tutte dotate del sensore in questione.
Il sensore LiDAR di Argo AI sembra avanzatissimo ma c’è già chi promette di fare ancora meglio: AEye afferma di essere al lavoro su un sensore in grado di lavorare nel range di 1Km ma questo non sarà disponibile prima del 2024.
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