Accade in un distretto del Canada, dove una donna è stata multata per uso alla guida di Apple Watch. Non sono bastate le sue difese, gli agenti non hanno creduto alla sua versione, secondo cui stava soltanto guardando l’orario. Difficile crederle, considerando tutte le funzioni smart di cui dispone l’orologio della Mela.
La conducente, Victoria Ambrogio, era ferma al semaforo rosso, quando un ufficiale di polizia ha notato “il bagliore di un dispositivo elettronico” all’interno dell’abitacolo. A semaforo verde, mentre le prime auto incolonnate riprendevano regolarmente la marcia, quella della signora Ambrogio restava ferma al via. L’agente ha così multato la donna sulla base dell’Highway Traffic Act dell’Ontario, modificato nel 2009 per vietare la guida mentre si utilizzano dispositivi di comunicazione senza fili. Tuttavia, in tribunale, la signora Ambrogio ha sostenuto di voler controllare solo l’orario, sulla base del fatto che Apple Watch è, prima di tutto, un orologio.
Il giudice di Pace Llyod Phillipps ha respinto la sua versione dei fatti, ritenendo che il controllo dell’ora avviene normalmente in un unico momento, mentre secondo la testimonianza dell’agente la signora Ambrogio aveva ripetutamente rivolto lo sguardo al quadrante dello smartwatch.
Si apre così la strada alle multe per l’utilizzo alla guida di uno smartwatch, che in effetti potrebbe essere paragonato ad uno smartphone, sia per le funzioni di notifiche correlate, sia per le funzioni LTE che iniziano ad arrivare ai polsi degli utenti, con orologi intelligenti in grado di telefonare, o compiere comunque quasi tutte le funzioni di uno smartphone, come Apple Watch 3 LTE.
Ad ogni modo, non è certamente vietato portare al polso Apple Watch durante la guida, ma utilizzarlo come dispositivo elettronico. Nel caso di Victoria Ambrogio nella decisione del giudice ha pesato il fatto che, allo scattare del semaforo verde, la conducente sia rimasta ferma, chiaro segnale di distrazione alla guida: stava usando Apple Watch come si potrebbe fare con un qualsiasi dispositivo elettronico, così ha sentenziato il giudice.