Nell’ultimo anno, il 5G ha avuto una forte accelerazione e oggi è attivo in 24 mercati a livello globale, grazie a un elenco in espansione di dispositivi 5G e alla sempre maggiore consapevolezza tra i consumatori. Secondo i dati pubblicati nell’edizione globale 2020 della serie di studi a cura di GSMA ‘Mobile Economy’, entro il 30 gennaio 2020, 46 operatori in 24 mercati avevano lanciato reti 5G disponibili a livello commerciale. Entro il 2025, si prevede che una connessione mobile su cinque sia supportata da reti 5G.
“Gli investimenti previsti dagli operatori mobili in tutto il mondo saranno superiori ai mille miliardi nei prossimi anni, concentrati nell’implementare reti avanzate per servire sia utenti consumer, sia utenti aziendali”, spiega Mats Granryd, Direttore Generale di GSMA. “Negli ultimi 12 mesi abbiamo visto “l’hype” cedere il passo alla realtà: milioni di consumatori stanno già passando al 5G e le aziende stanno cominciando ad adottare il network slicing, l’edge computing e i servizi a bassa latenza possibili con il 5G”.
Alcuni dati che emergono dal report (qui i dettagli): gli operatori mobile stimano di spendere oltre 1000 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2025 in spese conto capitale, l’80% circa delle quali saranno destinate al 5G. I dispositivi IoT saranno parte integrante dell’era 5G. Tra il 2019 e il 2025 il numero di connessioni IoT raddoppieranno per arrivare a quasi 25 miliardi, mentre il gettito dall’IoT sarà più che triplicato, superiore a 1,1 milioni di miliardi di dollari. Quasi la metà della popolazione globale (3,8 miliardi di persone) sono ora utenti internet di dispositivi mobile e si prevede che saranno il 65% (5 miliardi) entro il 2025. Secondo il report, le tecnologie mobile e i servizi sono state responsabili del 4,7 del PIL globale l scorso anno, un contributo pari a 4,1 mila miliardi di dollari del valore aggiunto economico; l’ecosistema mobile ha anche sostenuto (direttamente e indirettamente) 30 milioni di posti di lavoro nel 2019 e ha dato un contributo sostanziale al finanziamento del settore pubblico con 490 miliardi di dollari attraverso la fiscalità generale.