Andrew Mason, fondatore e CEO di Groupon, è stato licenziato dal consiglio di amministrazione della sua azienda a causa degli scarsi risultati finanziari che hanno portato le azioni della società a perdere oltre il 80% del loro valore dal massimo storico del novembre 2011.
Dopo quattro anni e mezzo intensi e meravigliosi come CEO di Groupon, ho deciso che mi piacerebbe passare più tempo con la mia famiglia. – Sto scherzando – sono stato licenziato oggi.
Con queste parole inizia la lettera di Mason con cui l’ora ex CEO ha comunicato la notizia ai suoi dipendenti, in cui giustifica la decisione del board senza alcuna apparente vena polemica e quasi con un pizzico ironia.
Il destino di Andrew Mason è in un certo senso accomunato da quello di Steve Jobs: entrambi hanno fondato e contribuito a portare alla ribalta le loro aziende per poi essere estromessi dal consiglio di amministrazione in alcuni specifici momenti di difficoltà finanziaria. La differenza – almeno a prima vista – sembra essere una maggior rassegnazione per il fondatore di Groupon, forse consapevole dei suoi errori.
Dopo il boom iniziale del business, copiato a destra e a manca da molti altri attori del mercato, Groupon aveva mostrato diversi punti deboli, fra cui una dubbia sostenibilità a lungo termine, che ha portato l’azienda ad ottenere risultati finanziari poco edificanti in borsa, passando in poco più di un anno da circa 20 dollari quotazione agli attuali poco più di 5 dollari, e accumulando perdite nel conto economico. Vedremo se l’azienda riuscirà a cavarsela senza il suo fondatore.