Greg Christie, va dall’aula del tribunale, dove ha testimoniato a favore di Apple, alla porta d’uscita da Cupertino. L’addio del vice presidente Human Interface, è dato per certo da 9to5Mac, che riferisce dell’evento in un articolo pubblicato questa sera
Fino a qualche giorno fa il nome di Christie diceva poco o nulla al grande popolo di Apple. Ma il suo profilo e i suoi compiti sono divenuti improvvisamente molto noti dopo che di lui si sono occupati tutte le principali testate giornalistiche americane. Gli era stato, infatti, affidato il compito di spiegare, in anteprima per la stampa, la nascita di iOS, un incarico che ha fatto da elemento propagandistico e propedeutico ad una udienza dove ha spiegato come fu inventato Slide to Unlock, uno dei brevetti che secondo Apple sono statti copiati da Samsung.
Si è così appreso che a Christie faceva riferimento il team Human Interface dalla fine del 2012, dopo l’allontanamento di Scott Forstall. Christie ha guidato la divisione software design di Apple, riportando a Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering che supervisiona lo sviluppo di iOS e OS X, interagendo però con Ive nei meeting sul design. Il team di Christie è responsabile del redesign di iOS7, operazione per la quale, almeno per quanto riferito, vi sarebbero state profonde divergenze di opinioni con Ive.
Una fonte non meglio precisata avrebbe raccontato che la partenza di Christie nasce da un litigio con Ive. Quando quest’ultimo ha incaricato l’Human Interface team di eseguire il redesign di iOS 7 con un nuovo look, Christie e Ive avrebbero cominciato a scontrarsi su tutti i fronti, fino a che Ive. recentemente definito in un libro come una figura controversa e segnata da un grande ego, avrebbe deciso di impedire a Christie di esercitare la sua leadership sul gruppo che si è occupato dello sviluppo del nuovo sistema operativo.
Ricordiamo che si attribuisce ad uno stato di guerra permanente tra Ive e Forstall, l’uscita di scena di quest’ultimo, un tempo a capo del gruppo che sviluppava iOS. Secondo alcune voci anche Bob Mansfield, capo del gruppo hardware, prima pensionato, poi reintegrato e poi estromesso di nuovo dal gruppo dirigenziale per misteriosi motivi (e secondo qualcuno in attesa di essere lasciato fuori definitivamente dall’azienda), avrebbe avuto pesanti scontri nella stanza dei bottoni con la seconda persona più potente in Apple dopo Cook. Se queste voci fossero vere, Cook potrebbe avere ancora qualche ragione di appellarsi alla collaborazione e al confronto, come aveva fatto nel momento in cui, poco dopo la presentazione di iPhone 5, aveva ridisegnato il team manageriale.
In ogni caso, ora, con la partenza di Christie, il software design è ora totalmente nelle mani di Ive, con progettisti che lavorano insieme al suo industrial design team, anziché con il gruppo di Federighi.
Aggiornamento. In una dichiarazione inviata a vari organi di stampa, la casa di Cupertino ha confermato l’uscita di Greg Christie, affermando però che questa era programmata da tempo. “Greg aveva pianificato di andare in pensione dopo 20 anni passati in Apple” si legge nel comunicato, “Ha dato contributi vitali ai prodotti Apple su tutta la linea e costruito un Human Interface team di prima classe, lavorando con Jony (Ive, ndr) per molti anni”. Anche John Gruber di Daring Fireball afferma di aver saputo da varie fonti che l’uscita di Christie era in realtà programmata da tempo. Sono state varie le volte in cui i due hanno avuto punti di vista differenti ma niente che avrebbe forzato l’uscita di scena prematura e improvvisa di Christie. Gruber afferma anche che il pensionamento era stato annunciato internamente alcune settimane addietro e che era sua intenzione rimanere fino alla fine dell’anno. Anche TechCrunch afferma che l’uscita di Christie era programmata da settimane, semplificando la transizione all’interno dello Human Interface group.