Greenpeace plaude alle ultime scelte compiute da Apple nel campo ambientale. I complimenti dell’associazione ambientalista, in passato non sicuramente tenera con Cupertino, arrivano a margine del nuovo rapporto sull’elettronica “verde”, pubblicato nel corso della serata di ieri. Un documento, spiega Greenpeace, che è stato redatto prima che la Mela aggiornasse le informazioni sulle sue politiche ambientali e presentasse un dettagliatissimo documento sulle emissioni in atmosfera e che per questo non ha riscontro per ora nella tredicesima edizione dell’ecoguida.
«Siamo andati in stampa prima che Apple pubblicasse le informazioni ambientali la passata settimana, ma accogliamo con soddisfazione la notizia della loro trasparenza sui gas serra e la presentazione di altre informazioni inerenti la politica ambientale che saranno prese in considerazione nella prossima edizione. Apple – aggiunge Greenpeace – può congratularsi con se stessa per avere ascoltato i suoi clienti che hanno richiesto gadget più verdi. E tutti voi utenti Apple dovreste congratularvi con voi stessi per avere avanzato queste richieste».
La tesi di Greenpeace, dunque, è che siano state proprio le pressioni dell’opinione pubblica a far cambiare strada ad Apple. Una opinione che, lo ricordiamo, sembra essere condivisa, anche se a mezza bocca, dallo stesso Steve Jobs che in una recente intervista ha ammesso che è stata la bocciatura di Greenpeace a spingere Apple ad impegnarsi maggiormente sulla eco-compatibilità
Nonostante la guida all’elettronica verde non tenga conto degli ultimi passi compiuti da Apple, la classifica premia comunque la società di Cupertino che passa dall’undicesimo al nono posto, pur non riuscendo ancora a raggiungere la sufficienza. Il punteggio di 4,9 su 10 è frutto di una politica di alto livello nel campo dell’eliminazione dei prodotti tossici dai suoi dispositivi, non accompagnata però da un uguale impegno nel recupero e nel riciclo dei prodotti usati. Apple viene elogiata per avere ridotto del 3% dal 2006 al 2007 l’emissione dei gas serra, ma viene rimproverata per non essersi ancora pronunciata formalmente in materia in un contesto in cui si dibatte largamente dell’argomento. Greenpeace chiede maggior precisione per quanto riguarda l’impatto in termini di CO2 dei prodotti Apple e vuole sapere quali siano tra questi ultimi quelli che eccedono gli standard Energy Star. Apple, dice infine Greenpeace, deve ancora dire in quale proporzione utilizza nel ciclo della sua produzione l’energia rinnovabile.
Venendo agli altri protagonisti della classifica, si segnalano il primo posto di Nokia, il secondo di Samsung e il terzo di Sony Ericsson. Philips sale dal 7° al quarto posto e perde posizioni LG. Microsoft veleggia al 15° posto anche se guadagna leggermente punti. Nintendo resta saldamente ancorata, infine, all’ultimo posto che occupa da tempo e che la vede fortemente penalizzata per avere aumentato l’emissione di gas serra.