Per il secondo anno consecutivo, Apple ha ottenuto un punteggio perfetto di 100 nelle percentuali che si riferiscono al Clean Energy Index elaborato da Greenpeace sulla base della domanda elettrica (in megawatt) degli impianti e della percentuale di energia rinnovabile utilizzata dagli stessi. Ad Apple sono state assegnate quattro “A” tenendo conto della trasparenza energetica, impegno sulle fonti energetiche rinnovabili, policy sugli insediamenti, efficienza energetica e sua limitazione, l’impiego di energia rinnovabile e azioni di propaganda.
Al secondo posto della speciale classifica si piazza Yahoo con un punteggio di 73, mentre nessun’altra società supera il punteggio di 50. “Apple continua a guidare la carica nell’alimentare i suoi centri per internet con energie rinnovabili, continuando allo stesso tempo a espandersi” si legge nella relazione. “Tutti e tre i nuovi data center annunciati lo scorso anno saranno alimentati da energie rinnovabili. Apple sta anche contribuendo con effetti positivi spingendo i principali gestori con i quali lavora in colocation aiutandoli a consolidare i progressi raggiunti verso l’obiettivo dell’uso di energie rinnovabili al 100%”.
Greenpeace si sofferma in particolare sull’approccio di Apple che in alcuni casi ha permesso di scavalcare “testardi gestori del servizio pubblico” costruendo propri impianti di energia rinnovabile. La Casa della Mela ha costruito numerosi impianti con pannelli solari vicino ai suoi datacenter oltre ad investire in progetti idroelettrici e celle a combustibile.
Apple, lo ricordiamo, ha recentemente annunciato di stare collaborando con il Conservation Fund per tutelare e creare foreste gestite in modo sostenibile da cui ricavare le fibre usate negli imballaggi; ha costruito una centrale micro-idroelettrica per alimentare il data center di Prineville, in Oregon. E in Cina sta realizzando un impianto fotovoltaico in grado di compensare il fabbisogno energetico degli uffici e degli Apple Store in tutto il Paese. Nel 2014 ha convertito alle energie rinnovabili il 100% di tutte le strutture negli Stati Uniti e si è impegnata a fare lo stesso con gli oltre 450 Apple Store in tutto il mondo.