Alla presenza del primo ministro cinese Li Keqiang e della cancelliera Angela Merkel, nelle scorse ore a Berlino è stata posta la firma alla joint venture tra GWM e BMW per la costruzione di vetture 100% elettriche a marchio Mini da commercializzare inizialmente (160.000 veicoli l’anno) in Cina. La fabbrica, uno stabilimento all’avanguardia, sarà ubicata nel distretto produttivo di Jiangsu.
L’avvio di questa operazione conta un investimento complessivo è pari a 5,1 miliardi di Yuan (oltre 650 milioni di dollari) ed è stata formalizzata – dopo la lettera d’intenti di inizio 2018 – sotto il nome Spotlight Automotive Limited a cui fanno capo al 50% rispettivamente Great Wall Motor Company Limited (GWM) e BMW Holding B.V. Le due aziende fanno sapere che tratta solo dell’inizio “di un lungo percorso” che vedrà sia Great Wall che BMW arrivare ad ampliare le rispettive gamme con vetture totalmente elettriche su tutto il mercato globale.
GWM negli ultimi anni ha investito ingenti risorse nel settore elettrico con una tecnologia all’avanguardia e di livello mondiale. La partnership GWM e BMW segna un nuovo esempio di cooperazione nell’industria automobilistica, attinge ottimizzandole dalle esperienze di due marchi che mirano ad ampliare congiuntamente il mercato di tutto il mondo.
GWM possiede 4 marchi: Haval, Great Wall, WEY e ORA con una produzione di oltre 1 milione di veicoli l’anno. In Italia GWM è presente con il marchio Great Wall e il modello pick-up Steed 6, importato e distribuito da Eurasia Motor Company s.r.l. con quartier generale a Palazzolo sull’Oglio (BS).