I ricavi di TSMC sono aumentati del 28%. Lo ha annunciato la società giustificando la crescita con le «Robuste spedizioni di chip a 10nm», includendo perciò la produzione di processori A11 che troveremo sui nuovi iPhone che saranno presentati martedì prossimo.
Rispetto allo scorso anno la crescita è del 2.6%, il che mette l’azienda in una posizione di vantaggio, tanto che si stima già un anno migliore del precedente, con un fatturato probabilmente superiore del 5–10% rispetto a quello del 2016. La produzione di chip con processo a 10nm sta andando bene: soltanto il mese scorso ha rappresentato il 10% dei ricavi complessivi della società, una bella crescita se pensiamo che nel mese precedente ha rappresentato solo l’1% del totale.
TSMC, lo ricordiamo, è l’unico fornitore di processore A11 per iPhone, proprio come è stato l’unico per il chip A10 di iPhone 7, mentre la produzione della serie precedente (A9) era stata divisa con Samsung, tirata poi fuori dai giochi in quanto i suoi processori surriscaldavano gli iPhone 6s influendo negativamente anche sulla durata della batteria. Avere perciò l’esclusiva sulla produzione, considerando l’elevata richiesta prevista per iPhone X, dovrebbe certamente aiutare TSMC a raggiungere gli obiettivi prefissati.