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GraphicConverter è una utility storica, esiste da 24 anni, molto nota e apprezzata dagli utenti Mac in virtù della sua capacità di aprire un numero elevato di formati, da quelli classici (es. file in formato Photoshop) a quelli più “esoterici” (es. Sinclair QL, Palm Pilot, i vecchi PCX e centinaia di altri).
L’applicazione non serve ad ogni modo solo e soltanto a convertire (anzi, il suo nome, spesso ingannna) ma è diventata nel corso del tempo un software completo, con utili funzioni per l’elaborazione e il fotoritocco. È un “coltellino svizzero” che non dovrebbe mancare tra le utility degli utenti Mac e vanta un eccellente insieme di strumenti e funzionalità.
Sono presenti una sterminata serie di funzioni che consentono di regolare luminosità, contrasto, saturazione, gamma, nitidezza, ruotare le immagini, applicare effetti (bianco e nero, caldo, freddo, ombre, ecc.), applicare filtri, creare presentazioni, unire immagini in cartelle, creare cataloghi, avviare scansioni (da scanner che supportano lo standard TWAIN) e molto altro ancora.
La versione 10 integra tool per il riconoscimento dei volti con funzioni per la gestione dei nomi, supporta la lettura/scrittura di metadati compatibili con xmp (es. Picasa e alcune applicazioni Microsoft), supporta la gestione dei layer nei PDF, supporta l’importazone di file PGF, l’esportazione in formato APNG (Animated PNG) e decine di piccole e nuove funzionalità.
GraphicConverter 10 richiede OS X 10.9 o seguenti, “pesa” circa 90MB, è multilingua (italiano compreso) ed è venduto a 25,99 euro sul Mac App Store.