Uno sviluppatore ha pensato bene di provare l’Intelligenza Artificiale linguistica GPT-3, evoluzione di GPT, nella gestione della casa smart e come assistente vocale: i risultati sono sorprendenti ed evidenziano le limitazioni di Siri, Google Assistant e Alexa rispetto agli ultimi ritrovati nel campo dell’apprendimento automatico.
Il sistema di intelligenza artificiale è stato in grado rispondere a richieste anche implicite, senza una domanda diretta da parte dell’utente. Nel video YouTube è possibile apprezzare quelle che sono le potenzialità di questa intelligenza artificiale. Il programmatore Mate Marschalko ha scritto che il suo obiettivo era quello di sostituire efficacemente Siri con GPT-3.
Da quando ho provato ChatGPT e GPT-3, tutto il resto sembra dolorosamente stupido e inutile: Siri, Alexa, Google Home e tutti gli altri assistenti “intelligenti”
Ho pensato che sarebbe stato fantastico se potessi sostituire Siri con GPT-3. Ho chiesto a GPT-3 di fingere di essere il cervello intelligente della mia casa, ho spiegato attentamente a cosa può accedere in casa e come rispondere alle mie richieste
Ancora più impressionante è il fatto che lo sviluppatore non ha dovuto scrivere alcun codice per raggiungere l’obiettivo. Invece, ha spiegato a GPT-3 cosa voleva fare: ha così chiesto alla Ai di interpretare le sue richieste in inglese per trasformarle in automatico in codice JSON appropriato e pronto all’uso.
Marschalko ha usato una scorciatoia Siri per trasformarla in un vero e proprio comando HomeKit. Poi l’ha testato, dichiarando che non poteva credere a quanto bene funzionasse.
La nostra richiesta di esempio era: “Ho appena notato che sto registrando questo video al buio in ufficio.
Puoi fare qualcosa al riguardo?” E abbiamo ricevuto questa risposta:{
“action”: “command”,
“location”: “office”,
“target”: “light”,
“value”: “on”,
“comment”: “Turning the light on for you.”,
“scheduleTimeStamp”: “”
}
Si è anche affidato a GPT-3 per ottenere risultati tutt’altro che scontati, come ad esempio:
Imposta la camera da letto a una temperatura che ritieni mi aiuterebbe a dormire meglio
In questo esempio non viene chiesto di impostare una temperatura specifica, ma di impostarne una “per dormire meglio”. L’Ai ha quindi impostato il termostato a 19°C. Per inciso, Marschalko riferisce che si tratta di una temperatura piuttosto alta per dormire, dunque non è un sistema infallibile.
Tuttavia si tratta di una demo impressionante che mostra il potenziale per una versione davvero intelligente di Siri. Apple stessa potrebbe scegliere di puntare sulla combo Siri GPT-3 per creare un assistente particolarmente smart. In ogni caso per ora la società meglio posizionata per integrare gli ultimi ritrovati di OpenAI nei suoi prodotti e servizi è Microsoft, sia in Office che in Bing.
A questo indirizzo trovate un nostro elenco con le indicazioni di tutta un serie di comandi che è possibile richiede a Siri, molti dei quali sconosciuti da tante persone.