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L’Italia ha chiesto ad Apple informazioni su più di 2000 dispositivi nell’ultimo semestre 2015

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Le autorità le forze dell’ordine italiane hanno richiesto accesso nel corso del secondo semestre del 2015 a 2109 dispositivi Apple. È Cupertino stessa a rendere noto, assieme a molti altri, quante volte è stata contattata dal nostro paese per avere accesso a qualche tipo di informazione.

Il documento in PDF , ua pubblicazione periodica a cadenza semestrale, registra non la tipologia, ma il numero complessivo di domande presentate. Nel caso del nosro paese siamo di fronte a 966 richieste, per, appunto, 2109 dispositivi, siano essi iPad, iPhone, Mac o iPod touch. Apple avrebbe dato riscontro alle richieste, con quale esito per le indagini non è ovviamente dato di sapere, 600 volte, quindi nel 62% dei casi.

Normalmente Apple, da quel che si vede nel documento, offre un riscontro tra il 50 e il 60% dei cas, con qualche eccezione, come ad esempio gli USA dove il riscontro è fornito nell’80% dei casi su più di 16100 dispositivi e 4000 domande.

Apple spiega: “Per le richieste di informazioni da parte del governo, riportiamo il livello di dettaglio consentito dalla legge. Quando le forze dell’ordine ci chiedono di fornire le informazioni personali di un cliente, avvisiamo il cliente stesso a meno che non ci venga proibito in modo esplicito. Ci riserviamo il diritto di fare eccezioni, per esempio in casi estremiin cui crediamo che avvisare il cliente possa mettere in serio pericolo un bambino o un’altra persona, o quando l’avviso non è richiesto dalle circostanze del caso”.

“Qualsiasi autorità governativa che intenda richiedere a Apple contenuti dei clienti deve essere in possesso di un mandato di perquisizione. Quando riceviamo una richiesta di questo tipo, il nostro team legale la valuta attentamente. In caso di dubbi sulla legittimità o sull’ambito della richiesta, la contestiamo, come è successo quest’anno. Accogliamo le richieste solo dopo aver verificato che siano valide e appropriate, e anche in tali casi forniamo solo le informazioni strettamente necessarie”.

Apple spiega che le richieste più frequenti da parte delle forze dell’ordine riguardano informazioni su dispositivi smarriti o rubati, conteggiate come “richieste di accesso ai dispositivi”. Tali richieste possono riguardare le informazioni di contatto fornite dal cliente al momento della registrazione di un dispositivo o le date in cui il dispositivo ha utilizzato i servizi Apple. “Conteggiamo i dispositivi in base ai singoli numeri di serie relativi a un’indagine.

Quando le autorità richiedono l’accesso a un account, in genere, spige ancora Apple, cercano informazioni sul proprietario di un account iTunes o iCloud, per esempio il nome e l’indirizzo. “In alcuni casi ci viene chiesto di fornire i contenuti iCloud degli utenti, che possono includere foto, email, backup dei dispositivi iOS, documenti, contatti, calendari e segnalibri archiviati. Valutiamo queste richieste con estrema attenzione e forniamo i contenuti
solo se è stato emesso un mandato di perquisizione”.

Nelle tabelle di Apple sono mostrate anche tutte le richieste di emergenza e/o urgenti ricevute a livello globale. Ai sensi del titolo 18 dello United States Code, §§ 2702(b)(8) e 2702(c)(4), Apple può decidere di fornire volontariamente informazioni, come i contenuti delle comunicazioni e i registri dei clienti, alle autorità governative federali, statali o locali “qualora ritenga in buona fede che l’immediata divulgazione di tali dati sia necessaria per far fronte a una situazione di emergenza in cui è a rischio l’incolumità di una o più persone”.

Per quanto riguarda operazioni legate a questioni di sicurezza nazionale, una specifica tabella mostra tutte le ordinanze relative a questioni di sicurezza nazionale ricevute da Apple, incluse quelle avanzate nell’ambito del Foreign Intelligence Surveillence Act (FISA) e sotto forma di National Security Letter (NSL). “A oggi” si legge nel documento “Apple non ha ricevuto alcuna ordinanza per la divulgazione di dati su larga scala. Le richieste relative a questioni di sicurezza nazionale sono suddivise in fasce da 250. Vorremmo essere più precisi, ma al momento il governo ci impedisce di fornire maggiori dettagli in merito”.

Tabella

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