I rivenditori russi starebbero violando i sistemi nazionali consentiti in materia di fissazione dei prezzi offrendo i vari modelli di iPhone tutti con le stesse modalità e allo stesso prezzo. L’esistenza di un cartello sui prezzi di iPhone in Russia è quanto ipotizzato dal servizio antimonopolistico nazionale che, stando a quanto riportato da Reuters, starebbe indagando nel Paese.
L’indagine è partita dopo la lamentela di un cittadino secondo il quale presso 16 diversi rivenditori gli Phone 6s/6s Plus sono offerti sempre allo stesso prezzo e non con offerte nominali che consentirebbero di competere l’uno con l’altro. I venditori non solo non otterrebbero sconti ma i prezzi sarebbero stabiliti per specifici periodi di tempo. Il problema potrebbe coinvolgere Apple che, come noto, impone condizioni molto rigide per la fornitura degli iPhone, inclusa la fissazione di prezzi costanti nel tempo. Sono a volte proposti sconti, ma solo relativamente a dispositivi di precedente generazione o in concomitanza dell’arrivo di nuovi device.
Secondo il Wall Street Journal, l’ipotesi dell’authority russa è di collusione tra Apple e vari rivenditori per predeterminare i prezzi. Euroset, uno dei rivenditori indicati nella nota del Federal Anti-Monopoly Service, ha negato qualunque accordo con la Mela e la concorrenza per allineare i prezzi. Altri venditori e Apple stessa non hanno al momento rilasciato alcun commento.
A luglio di quest’anno in Russia Apple è stata citata in giudizio perché non offrirebbe sufficiente supporto per i suoi prodotti offrendo sempre e comunque unità sostitutive completamente nuove. Non sono ad ogni modo mancati problemi con clienti che rifiutano il prodotto nuovo, pretendendo la riparazione del dispositivo esistente.