Ad inizio settimana è ufficialmente fallita la cessione di Blackberry a Fairfax. Come riportato lo scorso lunedì, l’offerta di 4,7 miliardi di dollari per acquisire completamente Blackberry è sfumata per la mancanza concreta di fondi. A quanto pare, però, Fairfax non era l’unica società ad essere interessata all’acquisto di BlackBerry. Il colosso cinese Lenovo Group Ltd., infatti, stando ad alcune fonti, avrebbe presentato nei giorni scorsi un’offerta concreta di 5 miliardi di dollari a BlackBerry Ltd., ma la cessione è sfumata per il veto posto dal governo canadese di Ottawa.
Con l’Investment Canada Act, il governo canadese ha diritto di proibire la cessione di aziende canadesi ad altre società estere, sempre che il cambio di gestione possa avere delle ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Il governo federale di Ottawa ha chiarito che non avrebbe mai approvato l’acquisizione di BlackBerry, società profondamente legata alle infrastrutture di telecomunicazione del Canada, ad una società cinese. Il governo ha reso nota la propria posizione nel corso degli ultimi 2 mesi.
Le motivazioni dietro il veto imposto dal governo Canadese sono quindi legate a motivi di sicurezza nazionale. BlackBerry gestisce una rete sicura che veicola centinaia di milioni di messaggi cifrati ogni giorno e tra i suoi clienti ci sono molte agenzie governative. Il rifiuto verso la possibile acquisizione di BlackBerry a Lenovo è, dunque, l’ultima manifestazione della crescente preoccupazione del governo federale canadese di permettere alle imprese straniere di possedere infrastrutture vitali, come quelle relative alle comunicazioni.
In ogni caso, il rifiuto imposto dal governo canadese verso Lenovo non è un caso isolato. Il mese scorso, Ottawa ha respinto l’offerta di un miliardario egiziano per comprare una divisione della società canadese di telecomunicazioni Manitoba Telecom Services, a causa di non meglio specificati problemi di sicurezza nazionale. In altri termini, la posizione del governo canadese è abbastanza ferma e chiara e si riassume nella nota ufficiale secondo la quale “il Canada è aperto agli investimenti stranieri e gli investimenti anche da parte della Cina, ma non a costo di compromettere la sicurezza del paese”.
Le fonti che riferiscono sull’offerta di Lenovo a BlackBerry parlano di un reale interessamento da parte del colosso Cinese, che con tutta probabilità avrebbe portato alla conclusione dell’affare, se non fosse intervenuto il veto imposto dal governo Canadese. Chissà che Lenovo e BlackBerry nei prossimi mesi non si riescano ad arrivare ad un accordo con il governo canadese, assicurando la sicurezza del paese e, concludendo di fatto l’accordo che porterebbe al definitivo passaggio di BlackBerry in mano cinese.