Apple ha richiesto a Google di non implementare il multi-touch all’interno del sistema operativo Android e Big G, per mantenere buone le proficue relazioni con Cupertino, ha acconsentito. Questa è in sintesi la ragione che spiega una delle assenze più visibili della piattaforma mobile Android: non una caratteristica fondamentale ma senza dubbio un particolare importante soprattutto dopo la comparsa di iPhone e della pletora di imitazioni a questo più o meno ispirate. Il multi-touch è uno degli elementi che ha permesso ad Apple di realizzare un dispositivo e soprattutto una interfaccia in grado di far “innamorare” milioni di utenti.
La richiesta di Apple e di fatto l’accordo raggiunto con Google su Android trapelano dalle dichiarazioni di un anonimo membro della comunità Android, riportate da VentureBeat. Ricordiamo che Apple ha dalla sua un importante numero di brevetti che assicurano a Cupertino un fondamento legale consistente per eventuali azioni legali in difesa della tecnologia multi-touch, si veda per esempio questo articolo di Macity.
Alla luce della tensione Apple-Palm sul multi-touch e sull’interfaccia integrata nel nuovo Pre, la scelta di Google di acconsentire al veto di Cupertino appare lungimirante. Pur assicurando una importante presenza nel settore smartphone, quello oggi più ambito da qualsiasi costruttore IT e sviluppatore di sistemi operativi, Google è stata in grado di conservare una collaborazione proficua con la Mela.
Ricordiamo infine che alcuni sviluppatori Android indipendenti hanno scovato un abbozzo delle funzioni multi-touch sepolte all’interno di Android: pur non essendo ancora complete, attivandole, offrono una funzionalità decisamente molto simile all’esperienza di utilizzo iPhone/touch, in particolare per quanto riguarda gli ingrandimenti e le riduzioni a due dita.