Google ha ufficialmente aggiunto un nuovo tassello al suo mosaico web: dopo anni di smentite, il browser ufficiale di Mountain View è stato rilasciato. Per ora Google Chrome è disponibile solo con sistemi operativi di Windows ma MountainView non dimentica la piattaforma della Mela: collegandosi alla pagina http://www.google.com/chrome i possessori di computer Mac o Linux saranno informati sull’impegno che gli sviluppatori della grande G stanno profondendo per rilasciare la versione Mac o Linux il prima possibile. Si è poi invitati a registrarsi per restare aggiornati sulle novità future.
Qualche cosa in più gli utenti Apple, in attesa del lancio anche per Mac, lo hanno potuto apprendere dalla conferenza stampa di oggi quando Brian Rakowski, group product manager del sofware per la navigazione ha illustrato le specifiche e le finalità del progetto. Oltre a parlare delle strategie che ruoteranno intorno al browser, Rakowski ha ammesso la dipendenza, anche tecnica, del nuovo navigatore di Google da Safari. «à basato sul WebKit di Apple – ha detto il manager di Google – che viene usato per il rendering delle pagine». Safari è il riferimento anche quando si tratta di stabilire un riferimento per glin sviluppatori Web: «se le vostr pagine – dice Google – si vedono bene su Safari si vedranno bene anche un Chrome».
L’alleanza “indiretta” tra Google ed Apple dovrebbe portare dei benefici a Safari e al sistema Mac in generale. Ancora oggi ci sono diversi siti che non funzionano o funzionano male con il browser di Cupertino perché gli sviluppatori preferiscono concentrarsi su Internet Explorer o su Firefox. La presenza sul mercato dei browser di un peso massimo come Google che potrebbe presto raggiungere la doppia cifra percentuale, è in grado di costringere molte società che si occupano di sviluppo HTML a rivedere le loro posizioni.
Dal punto di vista delle funzionalità , da quel che si vede su Internet, Google Chrome offre un’interfaccia stile Google, semplice ed essenziale; elencate in una pagina apposita, le opzioni offerte da Chrome annoverano la gestione ordinata e indipendente delle schede, una barra degli indirizzi multifunzione, modalità di navigazione privata e sicura, importazione delle impostazioni, la possibilità di creare scorciatoie per le web apps e l’aggiunta istantanea dei preferiti.
Google Chrome, come annunciato da Mountain View, è in versione beta ed è lontano dall’essere un prodotto finito. Vedremo dunque cosa avrà in serbo la società californiana per il futuro dell’esperienza sul web; con l’entrata in gioco anche della grande G, la guerra dei browser si fa ancora più interessante, soprattutto se consideriamo quanto i servizi della Mela siano basilari nell’esperienza online della maggioranza degli utenti Internet.
Chrome può rappresentare un passo ulteriore per circoscrivere questa esperienza ancor più fortemente all’interno di una cornice delimitata dai prodotti di Google. Solo il futuro saprà dirci se ancora una volta Google avrà successo.
