Google ha da poco annunciato che dal 1 Marzo non supporterà più ufficialmente alcune delle versioni più vecchie dei browser più popolari, fra cui anche Safari di Apple.
In particolare, usando Safari 2.0 o versioni precedenti, si potrà continuare ad accedere ai servizi di base, mentre nuove funzionalità potrebbero non essere disponibili e vecchie opzioni potrebbero smettere di funzionare. La stessa sorte accadrà a Internet Explorer 6.0 ed inferiori, Firefox 2.0 ed inferiori e Chrome 3.0.
“Il web continua ad evolversi alla velocità della luce e usare un browser aggiornato consente di sfruttare le ultimissime applicazioni web” dichiara Rajen Sheth, Apps Senior Product Manager di Google. La svolta della grande G ha un triplice scopo: oltre a spingere gli utenti ad adottare l’ultima e migliore tecnologia, la mossa contribuisce anche ad affossare i vecchi browser, fra cui il pachidermico Internet Explorer 6.
Così Google fa un ulteriore passo per espandere allo stesso tempo il suo browser Chrome, che potrà trovare spazio fra chi non si è ancora aggiornato.
Infine l’abbandono dei vecchi browser significa anche limitare i rischi di sicurezza. Ricordiamo che l’ultimo attacco a Google, che fece salire la tensione fra la Grande G e le Cina, avvenne proprio sfruttando una falla in IE 6.
[A cura di Giordano Araldi]