Eric Seidel, membro del team che sviluppa Blink, ha pubblicato sul gruppo “blink-dev” alcuni dei piani previsti nel 2014 per l’engine di rendering. Il “motore” è arrivato ad aprile dello scorso anno, prendendo il posto del WebKit (del quale è un fork). Google ha usato per anni in Chrome il motore creato inizialmente da Apple ma aveva poi ad aprile dello scorso anno affermato di avere la necessità di passare a un engine che semplificava lo sviluppo e seguiva di pari passo l’architettura multi-processing di Chromium.
Il principale obiettivo di Blink per il 2014 è migliorare le prestazioni dell’engine sulle piattaforme mobile, per soddisfare le esigenze delle persone che sempre più preferiscono tablet e smartphone. Per la fine dell’anno, gli obiettivi di Google saranno: migliorare la fluidità (nello scrolling e nelle animazioni 60hz), la reattività, i tempi di caricamento, fare in modo che il prodotto diventa il numero 1 nei test con i benchmark per il web mobile, migliorare l’impatto sulla batteria riducendo i consumi energetici.
Lo sviluppatore spiega che per migliorare la piattaforma web è necessario integrare servizi in grado di gestire: notifiche push, identificare funzionalità dei dispositivi (es. orientamento dello schermo), migliorare il funzionamento off-line, ecc. Per integrare tali migliorie è necessario l’ammodernamento del motore, rimuovere codice non più aggiornato da tempo, estraendo parti inutili senza che questo sia causa di malfunzionamenti.