Nel suo sforzo continuo per spingere l’adozione del nuovo software di chat Duo, Google non richiederà più ai produttori di telefoni Android di pre-caricare Hangouts come parte della sua suite principale di applicazioni a partire dal prossimo 1 dicembre.
Al posto di Hangout, Google chiederà di includere Duo, il concorrente di FaceTime recentemente rilasciato per effettuare video chat istantanee. Hangouts non sparirà del tutto ma rimarrà fra le app opzionali del pacchetto Google Mobile Services, pacchetto che Google impone ai produttori di installare in modo che i consumatori si ritrovino con già con i servizi Google integrati, come il browser Chrome e Google Maps.
Questa retrocessione di Hangouts sembra però iniziare a dare il ben servito alla storica applicazione della grande G. Difficilmente i produttori decideranno di integrare una app che la stessa Google mette in secondo piano e l’utilizzo di Hangout andrà certamente scemando nel corso del tempo.
D’altro canto Hangout al momento sembra essere una delle prime vittime dell’accoppiata Duo e Allo: le due nuove applicazioni di Google dedicate alla comunicazione non fanno altro che duplicare le funzionalità di Hangout (benchè con tecnologie diverse) rendendo la storica app di Google oggi totalmente sacrificabile.
Come evidenziato da Android Police, in questo scenario sembra strano che Allo non faccia invece parte delle applicazioni obbligatorie nella suite Google Mobile Services, ma potrebbe presto diventarlo anch’essa. Al momento Google pare dunque volersi concentrare sulla diffusione della sua app di video chat, settore dove forse c’è meno concorrenza rispetto a quello della messaggistica.