La ragione per cui Google ha comprato Nest Labs è l’interesse per il mondo delle assicurazioni? Se lo chiede TechCrunch in un articolo nel quale si spiega come Big G potrebbe sfruttare le informazioni raccolte da questi dispositivi
Secondo la testata giornalistica, le informazioni di questi e altre ancora di futuri dispositivi, permetteranno a Google di disporre di dati preziosi dal punto di vista delle assicurazioni, le quali potrebbero proporre polizze e predisporre coperture per prevenire spese ingenti in caso di eventi indesiderati quali danni accidentali, furti e così via, facendo eventualmente risparmiare chi decise di installare un dispositivo come quelli di Nest. I dati in questione, in associazione ad altri dati di Google Maps e Google Earth (il comune di residenza, il valore della casa, il tipo di abitazione, la sua superficie in metri quadri), permetterebbero di valutare precisamente quanto un edificio sia rischioso da assicurare.
Anche i Google Glass in qualche modo potrebbero essere sfruttati nella stipulazione di polizze. A gennaio di quest’anno il gruppo di Mountain View ha siglato un accordo con VSP Global, la cui divisione VSP Vision Care offre assicurazioni per la cura degli occhi a un quinto degli americani. Potrebbe essere solo il primo di una serie di accordi che consentiranno a Google di entrare nel business delle assicurazioni, un settore solitamente ben disposto ad accettare alcune innovazioni, soprattutto se queste permettono di risparmiare svariati milioni di euro ogni anno.