Per ottenere animazioni fluide sullo schermo di un computer, uno smartphone o un tablet è necessario sfruttare tecniche che consentono di riprodurre molto velocemente una sequenza di immagini; se la sequenza è riprodotta a una velocità sufficientemente alta, si ottiene l’illusione di un movimento privo di sfarfallii. Per migliorare la velocità dell’interfaccia di Android, Google sta da qualche tempo lavorando a Sky (ora proposto su GitHub), un framework e che dimostra la possibilità di gestire interfacce con 60 frame al secondo e arrivare persino a 120 fps o più.
Il progetto nasce da Dart, linguaggio alternativo che già esiste da qualche anno, derivato da JavaScript e utilizzato nello sviluppo delle applicazioni web. Google vuole portare Dart su Android, promettendo performance migliori e spiegando che è possibile distribuire le app come codice compilato.
La fluidità delle animazioni è solo uno dei punti di forza; altri vantaggi sarebbero la riduzione di lag nelle chiamate di sistema e la compatibilità cross-platform (la possibilità di sfruttare Dart anche su dispositivi iOS e Windows). L’unico problema è che la gestione dei contenuti passa sempre e comunque da internet (un URL consente l’aggiornamento da remoto da un server web) impedendo così il funzionamento delle applicazioni in assenza di collegamento.